Con un messaggio su X l'ex governatore ricercato della Catalogna torna a farsi vivo
WATERLOO - «Oggi mi trovo a Waterloo dopo giorni estremamente difficili». È il messaggio pubblicato su X da Carles Puigdemont, che ha così rotto il suo silenzio dopo essersi presentato ieri a Barcellona riuscendo poi a eludere il mandato di cattura vigente a suo carico in Spagna.
Avui sóc a Waterloo després d'uns dies extremadament difícils. Cal analitzar la situació política i posar en perspectiva la raó profunda de l'operació que va fer possible el que va ocórrer ahir. I ho faré. Però són milers de quilòmetres en molt pocs dies i moltes jornades d'una…
— krls.eth / Carles Puigdemont (@KRLS) August 9, 2024
«Avevo già detto che non ho mai pensato di consegnarmi volontariamente né di agevolare il mio arresto, perché mi sembra inaccettabile essere perseguitato per motivi politici», ha aggiunto il leader secessionista catalano.
Nel suo post su X, Puigdemont ha poi definito «delirante» l'operazione attivata ieri dalla polizia catalana (i Mossos) per cercare di intercettarlo dopo che era riuscito a far perdere le sue tracce a Barcellona. E ha definito «degradante» il ruolo svolto dagli attuali responsabili del corpo, sostenendo che, quando era lui governatore della Catalogna, i Mossos organizzavano dispositivi simili per bloccare «terroristi» come quelli dell'attentato di agosto 2017 sulle 'Ramblas' e non «un esponente politico con un mandato di cattura respinto da tutta Europa e che non ha ucciso nessuno».
Puigdemont ha anche chiesto tempo per riposarsi dopo «migliaia di chilometri in pochi giorni e molte giornate con una tensione difficile da spiegare» prima di poter «analizzare la situazione politica» alla luce degli ultimi fatti. «Capisco le ragioni per cui la Corte Suprema ha l'ossessione di volermi catturare, ma né l'operazione di polizia né la reazione dei vertici politici e della sicurezza è comprensibile o accettabile», ha aggiunto.