Collezionava bronzi di animali dello scultore Rembrandt Bugatti, grandi vini (Château Latour, Cheval Blanc), orologi e auto di lusso
DOUCHY - Scomparso oggi all'età di 88 anni, Alain Delon è stato anche un intraprendente uomo d'affari che ha saputo far crescere la sua immagine di star al punto da accumulare un cospicuo patrimonio, il cui ammontare, alla sua morte, resta un segreto ben custodito.
Da circa 15 anni, l'attore vendeva regolarmente all'asta le sue collezioni d'arte, automobili e vini pregiati. «Preferisco lasciare i soldi ai miei figli», ha spiegato all'Afp nel 2017, dicendo che odiava le «vendite postume». Ma quanti soldi ha lasciato Delon ai suoi tre figli? Nel suo ultimo anno di vita, la guerra tra gli eredi, che si confrontavano tramite avvocati sulle cure mediche del padre, diede luogo a una grande risonanza mediatica.
Ma l'importo dell'eredità è rimasto un segreto. Nel corso di una carriera costellata di successi, Delon ha comunque accumulato un notevole patrimonio, soprattutto perché è stato anche produttore di una trentina di film, tra cui "Borsalino" e "Monsieur Klein".
L'icona del cinema internazionale, che possedeva anche una scuderia di cavalli da corsa, è riuscito a far crescere il marchio Delon e la sua immagine durante gli anni. La sua società di distribuzione di prodotti di lusso, creata nel 1978, divenne un successo con la vendita di sigarette, alcol e profumi in Asia sotto il suo nome. Dal 2009, Dior ha utilizzato le sue foto degli anni '60 per la pubblicità del profumo Eau Sauvage. Ma resta il mistero sul suo patrimonio immobiliare, al di fuori della tenuta di Douchy (Loiret), di sua proprietà da più di mezzo secolo e di una proprietà vicino a Ginevra.
Amante dell'arte, Delon collezionava bronzi di animali dello scultore Rembrandt Bugatti, grandi vini (Château Latour, Cheval Blanc, Château Lafite...) orologi e auto di lusso. Le vendite avvenute prima della sua morte danno un'idea della sua ricchezza.
L'ultima grande svendita ha fruttato più di 8 milioni di euro comprese le commissioni. Delon era anche un grande collezionista di armi. Ma una parte del suo arsenale, vale a dire 72 armi, in particolare della categoria A (alcune armi da fuoco e materiale bellico) e della categoria B (utilizzate per il tiro sportivo e in caso di rischio professionale), nonché più di 3000 munizioni, detenute a Douchy senza autorizzazione o dichiarazione, era stata scoperta e sequestrata dai tribunali a febbraio.