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MONDODonald Trump è la "Persona dell'anno" di Time

12.12.24 - 14:02
Ha vinto le elezioni, superando processi e attentati, con la promessa di drastici cambiamenti. «Se ci riesce, potrebbe rimodellare il Paese»
TIME
Fonte Time
Donald Trump è la "Persona dell'anno" di Time
Ha vinto le elezioni, superando processi e attentati, con la promessa di drastici cambiamenti. «Se ci riesce, potrebbe rimodellare il Paese»

NEW YORK - Donald Trump è la Persona dell'anno 2024 di Time. Il magazine ha puntato sul presidente statunitense eletto, che appare nella iconica copertina con il bordo rosso mentre guarda l'orizzonte con fare riflessivo. Per il tycoon, peraltro, è la seconda volta dopo il 2016.

Vivere «nell'era di Trump» - «Nel 2024 la scelta non è stata difficile» ha spiegato il redattore capo Sam Jacobs. «Da quando ha iniziato a candidarsi alla presidenza nel 2015, forse nessun singolo individuo ha avuto un ruolo più importante di Trump nel cambiare il corso della politica e della storia». Oggi «stiamo assistendo alla sua apoteosi». Tutti, sostenitori oppure oppositori, «viviamo nell'era di Trump».

Nella cover story firmata Eric Cortellessa viene spiegata ancora più nel dettaglio la ragione della scelta. Certo, l'affermazione nelle Presidenziali dello scorso 5 novembre, ma non solo. «La rinascita politica di Trump non ha eguali nella storia americana. Il suo primo mandato si è concluso in disgrazia, con i suoi tentativi di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020 culminati nell'attacco al Campidoglio degli Stati Uniti. È stato evitato dalla maggior parte dei funzionari del partito quando ha annunciato la sua candidatura alla fine del 2022, in mezzo a molteplici indagini penali».

Un anno vissuto pericolosamente - Eppure, poco più di un anno dopo, «Trump ha sbaragliato il campo repubblicano, aggiudicandosi una delle primarie presidenziali più contestate della storia». I mesi cruciali della campagna elettorale sono stati pirotecnici: «Ha trascorso sei settimane durante le elezioni generali in un'aula di tribunale di New York City, il primo ex presidente a essere condannato per un crimine , un fatto che ha fatto poco per smorzare il suo sostegno. Il proiettile di un assassino gli ha mancato il cranio per meno di due centimetri durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, a luglio. Nei quattro mesi successivi, ha battuto non uno ma due avversari democratici (Joe Biden e Kamala Harris, ndr) ha spazzato via tutti e sette gli Stati indecisi ed è diventato il primo repubblicano a vincere il voto popolare in 20 anni. Ha riallineato la politica americana, riorganizzando il Partito repubblicano e lasciando i democratici a fare i conti con ciò che è andato storto».

Cambierà gli Usa? - Sono stati «72 giorni di furia», ha spiegato Trump. «Abbiamo toccato il nervo scoperto del paese. Il paese era arrabbiato». Le tematiche vincenti sono note: il contrasto all'immigrazione clandestina e alle spese governative giudicate eccessive, il contrasto contro un establishment che viene percepito come corrotto, eccetera. «Se Trump riesciurà davvero a risolvere le cause profonde della rabbia degli americani è un'altra questione. Ora dovrà vedersela con le stesse forze che ha cavalcato fino alla Casa Bianca (un'economia globalizzata, migrazioni di massa, l'ascesa della Cina) che hanno tormentato i predecessori di entrambi i partiti e cacciato i titolari in carica in tutto il mondo. Vedrà anche fino a che punto la nazione è disposta a lasciarlo andare. Se ci riesce, potrebbe rimodellare il Paese. Lungo la strada, rischia di demolire le norme costituzionali e le istituzioni che hanno visto il grande esperimento americano di democrazia per 2 secoli e mezzo», conclude Cortellessa.

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