Nei prossimi giorni si verificherà che cosa riuscirà a fare nella Settimana Santa.
ROMA - Il Papa segue ancora la terapia e la fisioterapia, in teoria è ancora in convalescenza, ma di fatto sta rientrando ogni giorno di più nella vita ordinaria.
A parte le sorprese, come la visita ieri in basilica in abiti 'borghesi', pantaloni neri e poncho argentino, ha ripreso anche le cosiddette udienze di 'tabella', ovvero gli incontri scadenzati con i capi dicastero e i membri della Segreteria di Stato per sbrigare i dossier di lavoro.
Riesce a fare meno dell'ossigeno anche per periodi prolungati e quello ad alti flussi, la notte, viene utilizzato sempre meno e a scopi terapeutici. In sintesi per la salute del Papa "ci sono miglioramenti dimostrati anche con le sue uscite", ha fatto notare la sala stampa vaticana nel consueto briefing con i giornalisti.
Sui riti della Settimana Santa "non ci sono previsioni" perché, di volta in volta si deciderà e "dipenderà anche dal tempo", riferiscono ancora dal Vaticano annunciando che per la Domenica delle Palme il Papa, intanto, ha delegato il cardinale Leonardo Sandri a presiedere la celebrazione. Se e in quale forma il Papa parteciperà si verificherà sul momento. E sarà così per tutto il Triduo pasquale.
Sono però da attendersi delle sorprese per tutta la settimana perché Papa Francesco, lo ha dimostrato in questi ultimi giorni, è stanco di restare isolato nel suo appartamento al secondo piano di Casa Santa Marta. "Il Papa è stato contento di andare in basilica ed incontrare le persone", riferisce ancora la sala stampa vaticana spiegando che Papa Francesco ieri stava facendo, accompagnato sulla sedia a rotelle, una passeggiata nel giardino interno di Santa Marta "quando ha espresso il desiderio di andare a pregare in basilica".
Questo spiegherebbe anche l'abbigliamento del Papa, per la prima volta in una situazione pubblica senza l'abito bianco e con una mise che lasciava pensare più ad una tenuta da casa. Francesco aveva anche la cassetta dell'ossigeno attaccata alla sedia a rotelle perché, anche se sta ricominciando a respirare da solo, comunque non può correre troppi rischi.
"Siamo contenti per la visita a sorpresa ieri di Papa Francesco in basilica", del resto, "è casa sua, è sceso in casa sua, siamo contenti che torni a frequentarla, anche così, con una certa facilità dopo il ricovero. La convalescenza continua e migliora piano piano, questi sono segni di un miglioramento continuo per cui ci fa molto piacere, anzi speriamo che torni presto", commenta il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro.
Sulla stessa linea d'onda il predicatore della Casa pontificia, padre Roberto Pasolini, che oggi ha concluso le prediche di Quaresima per la Curia: "Ormai siamo certi, tra un po' il Santo Padre sarà con noi, partecipe della vita della sua Chiesa".
Nei prossimi giorni si verificherà dunque che cosa riuscirà a fare nella settimana che precede Pasqua, la più impegnativa dell'anno per qualsiasi parrocchia del mondo, tanto più in Vaticano, dove alle celebrazioni si attendono migliaia di fedeli, considerato anche il Giubileo in corso.