Un membro del club aeronautico frequentato dal copilota: "Conosceva bene la zona dello schianto. Era ossessionato dalle Alpi"
GERMANIA - Non uno, ma ben due certificati attestavano che Andreas Lubitz non avrebbe dovuto volare. Il copilota avrebbe dovuto essere sotto trattamento psichiatrico, ma, a quanto pare, ha stracciato il certificato di malattia per salire su quello che ormai sarà ricordato come un volo maledetto.
Germanwings: "Non abbiamo ricevuto alcun certificato medico" - Germanwings, in un tweet, nel frattempo ci tiene a precisare che "non ha ricevuto alcun certificato di malattia" da parte di Lubitz.
"Non in cura per depressione" - Lubitz è stato un paziente della clinica universitaria di Düsseldorf, ma "le notizie secondo cui fosse in cura per depressione sono inesatte". Lo ha reso noto la stessa clinica universitaria in un comunicato che smentisce indiscrezioni pubblicate dal Tagesspiegel. L'istituto ha pure reso noto che il copilota aveva iniziato un periodo di cura presso di loro a febbraio del 2015 e che l'ultima visita era stata effettuata lo scorso 10 marzo per "chiarimenti diagnostici".
Anche Lufthansa declina le proprie responsabilità - Il primo ministro francese Manuel Valls ha chiesto a Lufthansa di fornire tutte le informazioni disponibili sul copilota. Nelle stesse ore la compagnia aerea ha declinato tutte le responsabilità, precisando che è l’autorità federale dell’aviazione a dover valutare l’idoneità dei piloti.
"Conosceva bene la zona dello schianto" - Ciò che emerge, inoltre, è che il copilota potrebbe aver scelto volontariamente la zona delle Alpi dell'Alta Provenza per dare la morte a sé e ad altre 149 persone.
"Le Parisien" spiega che conosceva perfettamente quella zona. "Sono sicuro che ha partecipato almeno una volta o due, con noi, a dei corsi a Sisteron (comune francese nelle Alpi dell'Alta Provenza)", racconta Ernst Müller, membro settantenne dello stesso club aeronautico, frequentato dal giovane tedesco di Montabaur.
Dieter Wagner, un altro membro del club va anche oltre: "Andreas è stato coinvolto in uno dei corsi sulle Alpi dell'Alta Provenza con mia nipote, della quale era buon amico. Era appassionato di Alpi se non addirittura ossessionato. Sono sicuro che conosceva la zona dello schianto perché l'aveva sorvolata in aliante", ha detto.
Secondo Francetvinfo, il gruppo Lufthansa, società madre di Germanwings, ha nominato un "pilota capo responsabile della sicurezza". Il suo ruolo sarà quello di esaminare e sviluppare procedure di sicurezza, ha riferito la compagnia aerea.
Easa: "Non meno di due persone in cabina" - L'agenzia Ue per la sicurezza aerea (Easa) pubblica una "raccomandazione temporanea" che prevede la presenza di non meno di due membri dell'equipaggio nella cabina di pilotaggio durante il volo. La decisione è stata presa dopo la tragedia dell'Airbus di Germanwings. Lo si legge in una nota di Easa.
La "raccomandazione temporanea" è rivolta alle compagnie aeree affinché assicurino che almeno due membri dell'equipaggio - di questi almeno un pilota qualificato - siano nella cabina di pilotaggio durante tutto il periodo del volo.
L'Agenzia Ue "pubblica la raccomandazione sulla base delle informazioni attualmente disponibili sul disastro del volo di Germanwings 4U9525 - si legge nella nota - in attesa del risultato dell'investigazione tecnica condotta dall'Ufficio di inchiesta e analisi francese (Bea)".
"La raccomandazione - si evidenzia - potrà essere rivista alla luce di qualsiasi nuova informazione sull'incidente". "Mentre stiamo ancora piangendo le vittime, tutti i nostri sforzi si focalizzano sul miglioramento della sicurezza di passeggeri ed equipaggi", aggiunge il direttore esecutivo di Easa Patrick Ky.