Ora il rogo è sotto controllo. Sul posto sono intervenuti ben 1'800 vigili del fuoco
MARSIGLIA - Paura nei campeggi delle vacanze vicino a Marsiglia: quasi 3'000 persone sono state allontanate la scorsa notte per sfuggire a un violento incendio sulla Cote Bleue che ha devastato, secondo una prima stima, 10 ettari di terreno. Due camping e diverse abitazioni sono andati distrutti dalla furia delle fiamme sospinte dal vento forte che soffiava nella regione.
Secondo il giornale La Provence, l'incendio è adesso «sotto controllo» ma i pompieri sono rimasti in azione per tutto il giorno per lottare contro i vari focolai. Sono ben 1'800 i vigili del fuoco intervenuti nella zona.
«Sembra il set di un film catastrofico», deplora Luisa Amoura, guardando il suo camper divorato dalle fiamme. Dietro all'inferriata del centro vacanze Lou Cigalon, a pochi passi dal mare, restano solo alberi carbonizzati e le carcasse di bungalow, auto e camper andati in fumo. Ridotto in cenere anche il vicino campeggio di Tamaris.
Luisa Amoura, arrivata qui in vacanza dalla regione parigina, racconta la fuga verso il mare, sotto la minaccia delle fiamme. «Ho visto gente nel panico preparare le valigie. Ci hanno allontanati e ci siamo arrampicati sugli scogli vicino alla spiaggia per trovare rifugio». La donna è stata poi condotta dai soccorsi fino al porto di Carro, nelle vicinanze.
Nella notte tra ieri e oggi, sono almeno 2'700 le persone - abitanti e turisti - sfollate dopo essere state sorprese dall'incendio che ha divorato le pinete. Gisèle Aberlen, una pensionata che aveva il camper in uno dei campeggi distrutti, ha passato la notte in una palestra requisita dai soccorsi a Martigues. «Abbiamo lasciato tutto dietro di noi. Non sono riuscita a dormire», racconta, seduta su una sedia in plastica all'entrata del campeggio, nei pressi del paesaggio lunare ricoperto di cenere.
Scossi dalla potenza delle fiamme anche i vigili del fuoco. «È stato un incendio eccezionale, una cosa mai vista. Progrediva alla velocità del tornado», racconta il luogotenente, Jean-Eric Lépine, che ha lottato contro il fuoco insieme a una trentina di uomini nei pressi di Tamaris. «Ogni tre minuti - racconta - c'erano esplosioni di gas a causa delle bombole sistemate nei bungalow. Fortunatamente l'incendio non ha causato vittime e abbiamo potuto salvare una quindicina di case».