Sono almeno 215 i positivi direttamente legati a questa attività
TOKYO - Le autorità sanitarie giapponesi sono preoccupate dalla comparsa di focolai di coronavirus in varie aree del Paese, legati a quanto sembra a locali di karaoke frequentati dagli anziani.
Il ministro dell'Economia Yasutoshi Nishimura, citato dall'agenzia stampa Reuters, ha dichiarato che sono almeno 215 i positivi direttamente correlati alle sedute diurne in queste sale, particolarmente apprezzate dai pensionati nipponici.
«Ci rendiamo conto che in circostanze normali, il karaoke è quasi un salone in cui le persone anziane possono parlare e divertirsi, ma nella situazione attuale in cui si cerca assolutamente di prevenire l'infezione», questi luoghi possono creare dei problemi, ha spiegato Nishimura. Molti locali di karaoke dispongono, infatti, di stanze munite di divani nelle quali piccoli gruppi di persone possono stare per ore a cantare, chiacchierare e mangiare. Una famosa scena del film "Lost in Translation" con Bill Murray rende l'idea di questo passatempo.
93 contagi sono stati registrati nella prefettura di Saga e altri focolai sono stati individuati in quelle di Chiba e Saitama. Le persone risultate positive al Sars-CoV-2 hanno dai 50 agli 80 anni circa. «Nel mio distretto elettorale ci sono molti posti come questo - stanze strette dove le persone sono ammassate e cantano. Devono adottare misure approfondite, inclusa l'installazione di pannelli acrilici, una buona ventilazione e la disinfezione dei microfoni» ha aggiunto Nishimura, che ha invitato coloro che vivono nelle aree in stato d'emergenza a non uscire di casa se non per motivi indispensabili.