La televisione pubblica sotto scrutinio dopo l'indagine e le dure parole di William, lascia l'ex-responsabile delle news
LONDRA - L'ex-dirigente della BBC Lord Tony Hall ha lasciato la sua posizione come direttore della National Gallery, in seguito alle recenti polemiche riguardanti l'intervista “del secolo” a Lady Diana, ottenuta con l'inganno dal giornalista Martin Bashir.
Sullo stratagemma ben poco nobile utilizzato dal reporter e sulla mancanza di etica della BBC, si era recentemente pronunciato anche uno dei figli di Diana, il principe William che aveva chiamato in causa l'emittente pubblica.
Hall, che nel 1995 era il direttore della sezione news aveva lanciato nel 1996 un'indagine interna riguardo alla presenza di Lady D alla trasmissione Panorama, indagine che si era dimostrata «largamente inefficiente». A causa della pressione, Hall ha quindi deciso di lasciare la sua carica «per non essere una distrazione», al dibattito pubblico, ma ormai anche politico, in corso.
Anche se, molto probabilmente, non ci saranno strascichi penali - dopo la denuncia del fratello di Diana, Earl Spencer la polizia ha inizialmente deciso di non procedere per poi confermare l'intenzione di «redigere un nuovo rapporto» - la vicenda ha finito per portare il servizio pubblico all'attenzione della politica.
Il primo a pronunciarsi sulla questione è stato il premier Boris Johnson che ha chiesto alla BBC «di fare ordine all'interno dell'azienda», all'interno dell'informazione dell'emittente affinché «cose come queste non capitino più».
Sono diversi, inoltre, i ministri conservatori che hanno preso posizione riguardo alla governance dell'emittente pubblica, il cui servizio d'informazione non piace a tutti ed è ritenuto, secondo diversi, troppo di parte.