Il focolaio è scoppiato nella provincia di Tshopo, nel nord-est del Paese centrafricano. Il tasso di mortalità al 50%
KINSHASA - Il nord-est della Repubblica Democratica del Congo è alle prese con una nuova epidemia di meningite, localizzata in particolare nella provincia di Tshopo, dove è stata registrata una proporzione tra infezioni e decessi prossima al 50% con 261 presunti casi e 129 decessi.
L'annuncio delle autorità del Paese africano è stato rilanciato in questi minuti anche dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Dalle analisi di conferma svolte nei laboratori dell'Istituto Pasteur è emerso che il focolaio è stato animato dal Neisseria meningitidis, meglio conosciuto come meningococco, uno dei principali agenti eziologici che causano la meningite batterica negli esseri umani e «potenzialmente capace di innescare ampie epidemie».
Le autorità sanitarie congolesi hanno già attivato un primo dispositivo d'emergenza e una task-force ad hoc per gestire la situazione, in attesa che arrivino i rinforzi da parte dell'Oms. «La meningite è un'infezione grave e una grossa sfida per la sanità pubblica», ha spiegato la direttrice regionale per l'Africa dell'agenzia, la dottoressa Matshidiso Moeti. «Stiamo agendo rapidamente, inviando farmaci ed esperti» sul posto «per sostenere gli sforzi del governo per mettere l'epidemia sotto controllo nel minor tempo possibile».