Il 58enne ha prelevato il bimbo dalla zia affidataria. La Procura di Pavia indaga per sequestro di persona
LUGANO - C'è anche un risvolto ticinese nella vicenda del piccolo Eitan, il giovane superstite della tragedia del Mottarone, che stando ai familiari che lo avevano in affidamento sarebbe stato rapito dal nonno, che lo ha poi riportato in Israele a bordo di un jet privato.
Il volo charter per Tel Aviv su cui si sono imbarcati il 58enne israeliano e il bimbo, scrive oggi il Corriere della Sera, sarebbe infatti partito da Lugano. L'uomo, dopo aver prelevato il bimbo di sei anni da casa della zia paterna a Pavia durante uno degli incontri autorizzati dal giudice tutelare, ha preso l'automobile e si è diretto verso il Ticino.
Una decisione presa perché il piccolo era in cattive «condizioni mentali e fisiche», come ha spiegato in prima persona il 58enne ai suoi rappresentanti legali in Italia.
Il piccolo Eitan si troverebbe in questo momento in cura presso l'ospedale Sheba di Tel Aviv. È tornato in Israele «come volevano i suoi genitori», ha confermato ieri la famiglia materna del bambino. Sulla vicenda dovrà in ogni caso fare luce la Procura di Pavia, che ha avviato un'indagine per sequestro di persona per chiarire se il piano attuato dal nonno di Eitan sia stato improvvisato all'ultimo momento oppure organizzato in precedenza.