Il capo della Chiesa ortodossa russa ha ricordato la Regina Elisabetta II: «Un simbolo di stabilità e continuità».
In un'epoca di grandi trasformazioni la Regina Elisabetta «è rimasta un simbolo di stabilità, continuità e resistenza di tradizioni secolari sia per il suo Paese sia per l'intero continente europeo». È quanto ha scritto il patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill, in un messaggio di condoglianze inviato al Re Carlo III.
«I leader politici e i capi delle potenze globali l'hanno trattata con grande rispetto - aggiunge Kirill nel messaggio pubblicato sul sito della Chiesa ortodossa russa -. Conservo le più care memorie della sua visita in Russia nel 1994». Il patriarca descrive inoltre la sovrana scomparsa come «una persona dal cuore aperto e socievole, esperta nel capire le persone e un esempio di profondo intelletto e altissima cultura».