All'origine dello scandalo ci sarebbe stata una soffiata dagli 007 degli Emirati Arabi Uniti al Belgio
BRUXELLES - A dare il via all'inchiesta Qatargate, che ha causato un terremoto in Parlamento europeo, sarebbe stata una segnalazione arrivata dagli Emirati Arabi Uniti all'intelligence del Belgio che per mesi ha lavorato con i servizi segreti di altri cinque Paesi. È quanto ricostruisce il Corriere della Sera in un articolo pubblicato oggi.
La segnalazione degli Emirati, scrive il Corriere, «ha portato gli 007 sulle tracce di un centro di studi del Marocco a Bruxelles dietro il quale si nascondeva una centrale di spionaggio. I servizi belgi hanno appurato che il centro culturale aveva collegamenti con l'ambasciatore marocchino in Polonia Abderrahim Atmoun che nelle carte dell'inchiesta è citato come colui al quale Panzeri doveva affidare dei regali da lui ricevuti affinché fossero trasferiti in Marocco».
«Partito nel 2021 come un caso di "sicurezza nazionale" per la minaccia di interferenza da parte di un Paese straniero sui processi decisionali del Parlamento europeo - continua il Corriere - il dossier evidentemente a un certo punto perde di pericolo e si trasforma in una questione di corruzione internazionale, altrettanto grave, ma meno allarmante per gli 007 locali che lo passano alla magistratura ordinaria. I magistrati ci lavorano e puntano anche ai rapporti con il Qatar, specie della vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili».
Indagine in tandem con la giustizia belga
Gli inquirenti belgi e i servizi del Parlamento europeo «sono in costante dialogo tra loro, l'indagine si è svolta in tandem, ma le informazioni mi sono arrivate la mattina del 9 dicembre». Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola, in conferenza stampa al vertice Ue.
«Abbiamo agito immediatamente, non solo nel mettere i sigilli agli uffici» delle persone indagate «e con la revoca dell'immunità» ove richiesto, «ma anche con le decisioni che devono essere prese per procedere con le perquisizioni. Non c'è stato momento in cui da parte del Pe non vi sia stata collaborazione fisica, politica o legale», ha evidenziato.
«Ho chiesto una revisione su quello che è stato votato e su cui abbiamo lavorato» ha aggiunto Metsola sottolineando che per quanto riguarda «l'accordo sull'aviazione tra Ue e Qatar, siglato ad ottobre 2021, il processo di ratifica deve essere completato. Solo quando i Paesi membri l'avranno ratificato, il Parlamento sarà consultato per dare il suo consenso».
Via libera per lo stop alle attività legislative con il Qatar
Via libera dal Parlamento europeo al testo che chiede la sospensione immediata di tutti i lavori legislativi relativi al Qatar. Il testo votato in seguito ai sospetti di corruzione da parte del Qatar e sulla necessità di trasparenza e responsabilità nelle istituzioni europee è stato adottato con con 541 voti a favore, 2 contrari e 3 astenuti.
Aperta un'inchiesta dalla procura greca
La procura di Atene ha aperto un'indagine penale sull'ex vicepresidente del Parlamento Ue, Eva Kaili, per corruzione e riciclaggio di denaro in relazione a fatti diversi da quelli su cui sta lavorando la magistratura belga. Lo scrivono i media greci.
Il decreto d'urgenza per l'esame preliminare è stato emesso dal procuratore finanziario, Christos Bardakis, il quale ha incaricato i suoi due procuratori aggiunti di richiedere direttamente alle autorità giudiziarie Bruxelles, attraverso l'assistenza giudiziaria, in collaborazione con il membro nazionale di Eurojust per la Grecia, copia del fascicolo del caso che riguarda l'eurodeputata.
Verrà inoltre richiesta la documentazione sull'andamento dell'indagine.