È salito a 16 il numero dei morti del raid dell'esercito di Mosca su un condominio nella città di Uman, tra le vittime anche tre bambini.
UMAN - L'esercito russo ha lanciato all'alba una serie di missili da crociera su varie città ucraine. A Uman, nel centro del Paese, è stato colpito un edificio residenziale facendo strage di civili. Un razzo di Kiev ha invece ucciso sette persone su un minibus a Donetsk.
A Uman un missile ha centrato un condominio di nove piani, mandandolo a fuoco e danneggiandolo gravemente. Il bilancio continua ad aggravarsi: al momento parla di 16 morti, fra cui tre bambini, indica il servizio di emergenza ucraino, citato da Unian.
Nel palazzo colpito «c'era un seminterrato ma non sappiamo se c'è qualcuno sotto le macerie, persone ancora vive o cadaveri», ha riferito Andriy Danik, capo del servizio governativo di emergenza della regione di Cherkasy, ai giornalisti presenti sul posto.
Un altro bimbo, di due anni, e la sua giovane madre sono invece rimasti uccisi a Dnipro. Le sirene dei raid aerei hanno suonato anche intorno a Kiev, a quasi due mesi dagli ultimi attacchi. Colpita pure Mykolaiv.
Dopo le 13 ora locale (le 12 in Svizzera), anche le autorità filorusse di Donetsk hanno denunciato un bombardamento da parte delle forze ucraine. Stando al sindaco Aleksey Kulemzin, ripreso dall'agenzia Ria Novosti, sette persone sono state uccise quando un razzo ha colpito un minibus. Fra gli obiettivi pure un ospedale, un parco e alcuni edifici residenziali.
Oltre 20 missili abbattuti
L'aeronautica ucraina ha annunciato di aver abbattuto 21 missili da crociera e due droni durante l'ondata di attacchi russi lanciati durante la notte. «Il 28 aprile 2023, intorno alle 4 del mattino, gli invasori russi hanno attaccato l'Ucraina da aerei strategici Tu-95 dalla regione del Mar Caspio», ha scritto su Telegram.
Allo stesso servizio di messaggistica si è affidato il presidente Volodymyr Zelensky per condannare i fatti. «Questo terrore russo deve affrontare una risposta equa da parte dell'Ucraina e del mondo. E lo farà. Ogni attacco del genere, ogni atto malvagio contro il nostro Paese e il nostro popolo avvicina lo stato terrorista al fallimento e alla punizione, non viceversa, come pensano. Non dimenticheremo alcun crimine, non permetteremo a nessun invasore di sottrarsi alla responsabilità».
Il ministero della Difesa di Mosca si è però limitato a dire di aver colpito obiettivi militari in una serie di bombardamenti avvenuti la scorsa notte. Nessun riferimento a vittime civili.
Secondo il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, i bombardamenti missilistici sono stati compiuti con missili «di precisione a lunga gittata» su aree in cui erano state radunate unità di riserva dell'esercito ucraino che venivano mandate al fronte. «Tutti gli obiettivi designati sono stati colpiti e l'avanzata dei rinforzi nemici verso le aree di combattimento è stata impedita», ha aggiunto il portavoce.
Intercettazione
Intanto, in una telefonata intercettata dal servizio di sicurezza ucraino (Sbu), un soldato russo avrebbe ammesso di aver ripetutamente ucciso prigionieri di guerra ucraini tagliando loro la gola dopo averli interrogati. Lo riporta lo stesso Sbu su Telegram, ripreso dal Kyiv Independent.
«I prigionieri di guerra, una volta che abbiamo avuto da loro tutte le informazioni, non ha senso tenerli ancora... Devono essere smaltiti», dice il militare russo che gli 007 ucraini hanno identificato come Yevgeny Suchko, delle regione russa di Novgorod, nato nel 1995. Arruolato nell'autunno del 2022, da allora si trova nell'oblast di Kharkiv, sostengono ancora i servizi ucraini. Nell'intercettazione, il soldato russo spiega anche come tagliare la gola a una persona, aggiungendo di averlo fatto "abbastanza" volte.
L'Sbu aggiunge su Telegram che farà «in modo che questo criminale di guerra e ogni altro criminale di guerra della Federazione Russa siano ritenuti responsabili».
Nelle scorse settimane era circolato un video che mostrava la decapitazione di un soldato ucraino. Il 17 aprile il commissario per i diritti umani ucraino, Dmytro Lubinets, aveva dichiarato all'Ukrainska Pravda che il suo ufficio ha ricevuto «diverse decine» di video di presunte esecuzioni di prigionieri di guerra ucraini da parte dei militari russi.