Secondo i legali di Trump, la decisione viola il primo emendamento della Costituzione americana.
WASHINGTON - Un giudice di New York ha messo il bavaglio social a Donald Trump nel procedimento penale che lo vede accusato di aver falsificato documenti aziendali per comprare il silenzio di due amanti e di un portiere che rischiavano di compromettere la sua campagna presidenziale nel 2016. Un caso nato dalla vicenda della pornostar Stormy Daniels.
Accogliendo una richiesta dell'accusa, il giudice Juan Merchan ha emesso un "ordine protettivo" che gli impedisce di condividere o postare sulle piattaforme online le informazioni ricevute dalla sua difesa durante la presentazione delle prove.
Il pubblico ministero Alvin Bragg aveva motivato la sua istanza con le minacce rivolte dal tycoon a lui e ai testimoni. L'avvocato di Trump invece si era opposto sostenendo che un provvedimento del genere viola i suoi diritti previsti dal primo emendamento mentre corre per la Casa Bianca.