Il presidente ucraino «non ha altra scelta» che attaccare, secondo l'ex presidente russo Dmitry Medvedev
KIEV - Visti le armi e i finanziamenti ricevuti dall'Occidente, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky deve per forza portare avanti la controffensiva promessa, perché altrimenti rischia di finire appeso a testa in giù come Mussolini a Piazzale Loreto. Lo afferma l'ex presidente russo Dmitry Medvedev in un post sul suo canale Telegram.
Zelensky «non ha altra scelta» che attaccare, afferma Medevedev, attualmente vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale, perché deludere i suoi sponsor potrebbe costargli caro. In tal caso, aggiunge, lo colpiranno «per mano di qualcun altro, come piace fare a loro a Langley», cioè alla Cia. Daranno l'incarico a dei «furfanti radicali» che lo accuseranno di tradimento e «lo appenderanno per i piedi con i suoi scagnozzi, come una volta appesero il Duce e i suoi in piazzale Loreto a Milano».
«Pertanto - conclude Medvedev - il regime di Kiev ha solo una via d'uscita: andare fino in fondo, mandando a morte migliaia di mobilitati».