Le fiamme si sono estese rapidamente e non sono ancora sotto controllo
SANTA CRUZ DE TENERIFE - «Il fuoco è fuori controllo e sta interessando una zona complicata». Così il presidente delle isole Canarie, Fernando Clavijo, ha descritto l'incendio che sta devastando una vasta area di Tenerife.
Il rogo è divampato nella notte tra martedì e mercoledì e si è esteso molto rapidamente, fino a raggiungere in poco più di 24 ore un perimetro di circa 31 chilometri. I sindaci di diversi comuni della zona - da Santa Úrsula a Chivisaye, passando per La Victoria - sono ricorsi all'evacuazione preventiva dei residenti. Finora 7600 persone hanno lasciato le proprie abitazioni o sono confinate all'interno di una determinata località, come nel caso di El Rosario.
I media spagnoli spiegano che in questo momento a Tenerife operano tredici mezzi aerei oltre a tre Canadair, e sul terreno sono attivi circa 150 uomini tra pompieri e militari dell'Unità d'emergenza. Le fiamme stanno aggredendo principalmente la Corona Forestal, un'area ricca di boschi e particolarmente scoscesa. Le operazioni di spegnimento sono efficaci, ha aggiunto Clavijo, ma sono ostacolate dalle condizioni meteorologiche. In particolare sono le scintille trasportate dal vento a causare piccoli focolai in diverse aree. La scorsa notte è stata molto complicata, ha confermato Pedro Martínez, che dirige le operazioni di spegnimento. L'obiettivo odierno? Fermare l'avanzata del fronte delle fiamme verso La Esperanza e cercare d'impedire la sua diffusione nella valle di Santa Úrsula.
Si tratta dell'incendio più complesso che ha colpito l'isola negli ultimi 40 anni, ha concluso Clavijo. La maggior parte degli ettari bruciati appartiene al territorio comunale di Candelaria.