Non se le sono mandate a dire i ministri degli Esteri delle due nazioni in conflitto alla riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu
NEW YORK - Il ministro degli Esteri dell'Azerbaigian Jeyhun Bayramov, parlando alla riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu, ha mostrato foto di «pesanti armamenti armeni sul territorio del suo Paese», sottolineando che «nessuno stato sovrano tollererebbe una tale presenza militare sul suo territorio e nemmeno Baku lo tollera». «Il tentativo dell'Armenia di creare una zona grigia è stato sconfitto», ha aggiunto.
Il ministro degli Esteri armeno Ararat Mirzoyan ha da parte sua lanciato un appello ai Quindici a «condannare la ripresa delle ostilità e gli attacchi contro civili e infrastrutture civili, a chiedere il rispetto delle leggi umanitarie, e a inviare una missione delle Nazioni Unite in Karabakh per controllare la situazione dei diritti umani».
«L'attuale aggressione è arrivata al culmine di dieci mesi di fame forzata imposta alla popolazione del Nagorno-Karabakh. L'aggressione dell'Azerbaigian organizzata con enorme barbarie è l'ultimo atto di questo periodo», ha affermato, spiegando che Baku vuole finalizzare la pulizia etnica degli armeni nel Karabakh.
«Con gli ultimi attacchi alle infrastrutture la popolazione è completamente tagliata fuori dal mondo e non può far sapere qual è l'attuale situazione», ha proseguito, ribadendo che «l'Onu deve agire».