L'idea sarà discussa dal gabinetto di guerra e poi da un forum allargato.
TEL AVIV - La futura gestione della Striscia di Gaza dovrà essere affidata a quattro attori che opereranno in sintonia: l'esercito israeliano, l'Egitto, una task force multinazionale e una coalizione di comitati palestinesi locali.
È questo - secondo la televisione pubblica Kan - un piano elaborato dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant assieme con i vertici militari. Il piano, ha aggiunto l'emittente, sarà discusso stasera dal gabinetto di guerra e poi da un forum allargato: il 'gabinetto politico-di sicurezza'.
L'incarico dell'esercito, ha precisato l'emittente, sarà la raccolta di informazioni correnti su quanto avviene nella Striscia di Gaza. L'Idf prevede inoltre di mantenere una piena libertà di azione.
L'Egitto sarebbe la porta di ingresso di quanto servirà per la ricostruzione di Gaza, e dovrà impedire ogni attività di contrabbando. Una task force multinazionale dovrà dirigere i lavori di ricostruzione di Gaza. Sarà guidata dagli Stati Uniti, con la possibile partecipazione di Francia e Gran Bretagna, nonché di Paesi arabi moderati. La popolazione di Gaza sarebbe infine rappresentata da comitati a base locale che si prenderebbero carico delle necessità quotidiane della popolazione.
Secondo l'emittente, l'anticipazione ai media del 'Piano Gallant' ha suscitato stupore nel gabinetto di guerra e nel gabinetto politico-di sicurezza, all'interno del quale esistono anche opinioni molto diverse.