Medici palestinesi a Gaza denunciano maltrattamenti e detenzione da parte delle truppe israeliane, durante un raid ospedaliero.
KHAN YUNIS - Almeno tre medici palestinesi a Gaza hanno riferito all'emittente televisiva britannica Bbc di essere stati bendati, detenuti, costretti a spogliarsi e ripetutamente picchiati dalle truppe israeliane dopo un raid nel loro ospedale - il Nasser di Khan Yunis - il 15 febbraio scorso.
Lo riporta la stessa Bbc, che pubblica oggi sul suo sito un breve video ripreso il 16 febbraio in cui si vedono numerose persone - apparentemente membri del personale medico dell'ospedale - in ginocchio, in mutande e con le mani dietro la testa detenute dalle forze israeliane davanti al pronto soccorso della struttura.
Ahmed Abu Sabha, un medico dell'ospedale, ha detto all'emittente di essere stato trattenuto per una settimana, aggiungendo che durante questo periodo un soldato israeliano gli ha fratturato una mano ed è stato attaccato da cani con la museruola.
Il suo racconto è molto simile a quello di altri due medici che hanno chiesto l'anonimato per paura di ritorsioni, prosegue la Bbc. I due hanno detto di essere stati umiliati, picchiati, bagnati con acqua fredda e costretti a inginocchiarsi per ore. Inoltre, hanno affermato di essere stati detenuti per giorni prima di essere rilasciati.
La Bbc ha riferito i loro racconti alle Forze di difesa israeliane (Idf), che non hanno commentato direttamente i resoconti, né hanno negato specifiche accuse di maltrattamenti. Tuttavia, hanno negato che il personale medico abbia subito danni durante l'operazione, sottolineando che «qualsiasi abuso sui detenuti è contrario agli ordini dell'Idf ed è quindi severamente proibito».
Il 17 febbraio scorso il portavoce militare israeliano aveva reso noto che le truppe continuavano a operare nell'ospedale Nasser, dove hanno «arrestato circa 100 sospettati di attività terroristica». Il giorno prima, l'Idf aveva fatto sapere che farmaci con i nomi degli ostaggi erano stati trovati nell'ospedale.