In programma c'è solo l'aggiornamento delle parti in causa. Il processo, che avrebbe dovuto iniziare oggi, slitterà almeno al 15 aprile
NEW YORK - Donald Trump è atteso stamane in aula a New York, dove il giudice Arthur Engoron sentirà le parti in merito all'aggiornamento del caso della pornostar Stormy Daniels, che avrebbe dovuto iniziare oggi ma che ha rinviato ad almeno al 15 aprile per il deposito di altre migliaia di atti da parte dell'accusa.
Per la procura si tratta di un tempo «più che ragionevole» perché la difesa del tycoon possa esaminarle ma l'ex presidente ha chiesto un rinvio più lungo, di 90 giorni, o l'archiviazione del procedimento. Non è chiaro se il giudice deciderà oggi o in settimana.
Nel frattempo oggi scade per Trump il termine per depositare il circa mezzo miliardo di dollari come cauzione che assicuri il pagamento della sanzione per la truffa degli asset gonfiati, in attesa dell'appello. Il tycoon ha fatto ricorso chiedendo una riduzione della somma ma i giudici d'appello non si sono ancora pronunciati. Alla scadenza dei termini, potrebbe scattare il sequestro dei beni dell'ex presidente ma non è escluso che la procura attenda l'esito del ricorso.
«È una caccia alle streghe e una bufala», ha dichiarato il candidato alla Casa Bianca di fronte i giornalisti che lo aspettavano fuori dalla corte a Manhattan.