Lo dichiara il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista televisiva
MOSCA - La volontà del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, di arrivare a un accordo che porti alla pace in Ucraina indica che «i segnali sono positivi».
Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un'intervista al programma "Mosca. Cremlino. Putin". Lo riporta l'agenzia di stampa russa Interfax.
«I segnali sono positivi. Durante la sua campagna elettorale Trump ha detto di percepire tutto come un accordo. Che potrebbe fare un accordo che porti la pace - ha affermato il portavoce -. Almeno parla di pace, non parla di scontro, non dice di voler infliggere una sconfitta strategica alla Russia, e questo lo distingue favorevolmente dall'amministrazione in carica. È difficile dire cosa succederà dopo».
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, è meno prevedibile in termini di mantenimento delle promesse fatte in campagna elettorale rispetto al leader americano in carica Joe Biden o alla sua ex rivale democratica Kamala Harris, ha aggiunto Peskov, al giornalista di Vgtrk Pavel Zarubin. Lo riporta la Tass.
«Per quanto riguarda la signora Harris o il signor Biden, tutto è abbastanza prevedibile, intendo la linea che perseguiranno fino a quando non lasceranno la Casa Bianca - ha affermato Peskov -. Il signor Trump è meno prevedibile».
Mosca aspetterà per vedere come evolverà la situazione e nel frattempo "procederà con i propri affari", ha concluso Peskov.
Dal canto suo, all'Angelus il Papa ha detto di «continuare per favore a pregare per la martoriata Ucraina, dove vengono colpiti anche ospedali e altri edifici civili».
«Preghiamo per la Palestina, Israele, il Libano, Myanmar, Sudan. Preghiamo per la pace nel mondo intero», ha aggiunto il Pontefice.