Il presidente regionale Fontana contesta la prevalenza data al parametro Rt al momento di classificare le varie aree
MILANO - «Come anticipato nei giorni scorsi, abbiamo presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) contro la decisione del governo e chiesto al Ministro di rivedere i parametri che regolano questa decisione, così impattante sulla vita dei nostri cittadini e delle nostre imprese». Lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana riguardo alla zona rossa imposta dal governo alla regione.
Fontana, intervenuto in Consiglio Regionale, ha quindi confermato la presentazione del ricorso al Tribunale amministrativo contro l'assegnazione della zona rossa alla Regione Lombardia, definita «fortemente, e ingiustamente, penalizzante per la nostra regione».
«Credo sia oggettivamente evidente che la Lombardia e i lombardi hanno fatto, e stanno facendo, la loro parte con responsabilità e spirito di sacrificio» ha spiegato Fontana. «Mi auguro davvero che presto possa riunirsi di nuovo il tavolo di confronto con le regioni per rivedere, con il ministro Speranza, i parametri di riferimento».
La questione dei parametri - Nei giorni scorsi il presidente aveva detto che «si impugna il decreto nella parte in cui vengono dettati i criteri per la classificazione facendo riferimento agli scenari e livelli di rischio. Sulla validità di alcuni parametri erano già stati sollevati dubbi parecchie volte in sede di Conferenza Stato-Regioni».
Fontana, in sostanza, contesta l'importanza data al parametro Rt dal Governo: «È prevalente sugli altri ed è diventato ancora più invasivo dopo l’abbassamento delle soglie per entrare nelle fasce di rischio rosse, arancio e gialle. L’Rt è comunque un parametro strutturalmente in ritardo, in quanto si riferisce alla settimana dal 23 al 30 dicembre, oltre al fatto che non può essere l’unico. L’incidenza dei nuovi casi è invece il parametro più aggiornato e aderente alla realtà, esiste anche un documento tecnico che lo sancisce. Corretto, dunque, sarebbe stato considerare prevalente l’incidenza dei nuovi casi rispetto agli altri parametri, o quanto meno confrontarne i dati».