Le istituzioni russe spingono verso il "sì". Si attende la comunicazione del presidente russo.
Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev. «È impossibile che migliori la situazione in Ucraina, quindi è necessario riconoscere Lugansk e Donetsk».
MOSCA / KIEV - Si susseguono le dichiarazioni sulla crisi ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che deciderà «oggi» sul riconoscimento dei separatisti ucraini del Donbass. Dal canto suo Kiev chiede una riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu.
Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino dopo l'annuncio di Mosca che entro oggi deciderà sul riconoscimento dei separatisti.
«La situazione in Ucraina non può migliorare»
Intanto, tutte le istituzioni russe si stanno esprimendo a favore del riconoscimento delle autoproclamate repubbliche dell'Ucraina orientale da parte di Putin. Dopo il parlamento, è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza Dmitry Medvedev. «È impossibile che migliori la situazione in Ucraina, quindi è necessario riconoscere Lugansk e Donetsk» Analoga richiesta è stata formulata dal capo dell'intelligence e dal ministro della Difesa. «Non c'è altra via che riconoscere» il Donbass, ha sintetizzato il ministro Lavrov.
Dal canto suo il premier spagnolo, Pedro Sánchez, dopo un incontro tenutosi a Madrid con la prima ministra danese Mette Frederiksen, ha dichiarato che un'invasione dell'Ucraina da parte della Russia comporterebbe per la Russia un rischio di «isolamento da tutta la comunità internazionale» così come «gravi danni economici».
Entrambi i leader hanno constatato, nel loro incontro, «l'unità totale dei soci europei e dell'Alleanza Atlantica contro ogni tentativo destabilizzante», si legge in un comunicato del governo spagnolo.