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STRISCIA DI GAZA

«Nessun esodo forzato da Gaza»

Il presidente francese Emmanuel Macron si oppone agli «spostamenti forzati»: «Sarebbe una grave minaccia per la sicurezza della regione»
AFP
Fonte ats
«Nessun esodo forzato da Gaza»
Il presidente francese Emmanuel Macron si oppone agli «spostamenti forzati»: «Sarebbe una grave minaccia per la sicurezza della regione»

GAZA - Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato in Egitto di opporsi a un esodo forzato di palestinesi da Gaza ma anche a una prosecuzione del ruolo di potere ricoperto da Hamas nella Striscia.

In una conferenza stampa al Cairo, parlando accanto al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il capo di Stato francese ha detto di opporsi "fermamente agli spostamenti forzati di popolazione e a qualsiasi annessione di Gaza come della Cisgiordania".

"Si tratterebbe di una violazione del diritto internazionale, una minaccia grave per la sicurezza dell'intera regione, compresa quella di Israele", ha affermato ancora Macron nella conferenza stampa congiunta con Sisi fatta nell'ambito di una visita in Egitta iniziata ieri e destinata a chiudersi domani.

Macron, nel riferirsi ad un auspicato esecutivo tecnico che dovrebbe governare Gaza in base ad un piano arabo promosso dall'Egitto, ha inoltre affermato che "Hamas non deve avere alcun ruolo in questo governo, non deve più costituire una minaccia per Israele".

Il presidente francese ha anche ribadito il proprio "pieno sostegno al piano di ricostruzione per Gaza" approvato dalla Lega Araba definendolo una "via realistica per la ricostruzione" della Striscia. Concepita come risposta al piano-Trump che vorrebbe fare di Gaza una riviera di lusso senza palestinesi, esclude invece di spostare i gazawi.

"Condanniamo la ripresa dei bombardamenti israeliani su Gaza" dal 18 marzo, dopo due mesi di tregua, ha detto ancora Macron, parlando di "un drammatico passo indietro" nella situazione.

Nella conferenza stampa i due leader hanno chiesto "un immediato ritorno al cessate il fuoco" e la ripresa degli aiuti umanitari per i 2,4 milioni di gazawi, la quasi totalità dei quali è stata sfollata almeno una volta a causa dei combattimenti nel territorio assediato.

Macron inoltre ha "salutato gli instancabili sforzi dispiegati dall'Egitto" come co-mediatore per la tregua e la liberazione degli ostaggi ancora trattenuti da Hamas dall'attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele, che ha dato inizio alla guerra.

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