Il premier britannico ha già avviato con il governo moldavo un negoziato per giungere a un accordo di rimpatrio dei «clandestini»
CHISNAU - Incoraggiamento alla linea dura contro la Russia sul fronte della guerra in Ucraina, ma anche ricerca di un rafforzamento della cooperazione paneuropea per contenere l'immigrazione, in particolare quella «illegale», presentata alla stregua di un'emergenza che contribuisce a far aleggiare «una minaccia senza precedenti» alle frontiere del Vecchio Continente. Sono le priorità indicate dal premier britannico Rishi Sunak a margine del vertice in corso in Moldavia della Comunità Politica Europea (Epc), nuovo forum promosso dalla Francia per provare a tenere insieme Paesi Ue ed extra Ue.
Sunak, secondo la Bbc, ha già avviato con il governo moldavo un negoziato per giungere a un accordo di rimpatrio dei «clandestini» analogo a quelli firmati da Londra con altri Paesi ex sovietici e non, quali Georgia o Albania.
«L'Europa - nelle parole del primo ministro Tory, mostratosi in sintonia sul dossier immigrazione con Giorgia Meloni durante un recente summit a Downing Street - sta affrontando minacce senza precedenti ai suoi confini. Dall'assoluto disprezzo di (Vladimir) Putin verso la sovranità di altre nazioni, all'espandersi della criminalità organizzata nel traffico di migranti attraverso il continente».
Di qui l'appello a «lavorare insieme in modo ravvicinato» e mettere «la sicurezza dei nostri confini al centro dell'agenda» collettiva. «Il Regno Unito - ha sostenuto ancora Sunak - sarà al centro degli sforzi internazionali per fermare le imbarcazioni (degli scafisti) e difendere la sicurezza nazionale».