In un'intervista a margine di un incontro con la premier Meloni, il miliardario ha parlato di denalatalità e super-intelligenza digitale
ROMA - «Non dimenticatevi di fare bambini. Fate bambini!». È l'appello di Elon Musk nell'intervista al telegiornale italiano Tg1, trasmessa stamattina in versione integrale, nella quale parla dell'incontro con la premier Giorgia Meloni e dei temi trattati.
«Abbiamo avuto un'ottima conversazione con la premier Meloni - ha detto Musk - mi è sembrata avere molto a cuore l'Italia e il futuro di questo Paese. Io, da parte mia, sollevato due preoccupazioni fondamentali. In primo luogo, la denatalità. L'Italia rischia di sparire: ogni anno, muore quasi il doppio delle persone rispetto a quelle che nascono. Se questa tendenza continuasse in futuro, non ci sarà più l'Italia».
«Ho consigliato dunque ulteriori sgravi fiscali per chi fa figli o in ogni caso misure per rendere la natalità una scelta più sostenibile da parte delle persone. In secondo luogo, ho parlato con la premier dei rischi dell'intelligenza artificiale, in particolare di quella troppo potente. Questi sono rischi per l'intera civiltà. Se smettiamo di fare figli, o se l'intelligenza artificiale diventa eccessivamente potente in un senso negativo, questi sono rischi per la civiltà stessa».
Musk ha poi criticato l'iper-regolamentazione europea ("L'Europa è come un gigante, legato a terra da milioni di lacci e lacciuoli. Come nel romanzo "i viaggi di Gulliver") proponendo la creazione di una "Commissione per la deregolamentazione".
Nell'intervista Musk ha anche ammesso di essere un «fan della storia in generale» sottolineando che «Roma e l'Italia hanno una storia incredibile. Questo è stato il centro del mondo occidentale a lungo, e penso che il ruolo che la tecnologia ha giocato in quella fase sia stato sottostimato, anche per aspetti che oggi consideriamo scontati per la nostra vita quotidiana, come gli acquedotti, le reti idriche o quelle fognarie... oggi avere tecnologia avanzata non è un problema per noi... rimangono però i due rischi per la civilità di cui parlavo: il basso tasso di fecondità e la super-intelligenza digitale...».