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Il calo del deficit britannico ha superato le stime. E nell'anno elettorale, le "forbici" potrebbero restituire slancio al governo Sunak
LONDRA - Cala oltre le stime il deficit pubblico britannico, secondo i dati ufficiali di dicembre resi noti oggi. Lo rilevano i media del Regno Unito, stando ai quali la tendenza rafforza la prospettiva a marzo di una finanziaria più espansiva, a colpi di tagli di tasse, da parte del governo Tory di Rishi Sunak: a caccia di consensi sullo sfondo di un anno elettorale per cercare d'invertire i sondaggi disastrosi degli ultimi mesi e d'iniziare a ridurre il distacco di oltre 20 punti attribuito da varie rilevazioni rispetto al Labour.
Le cifre dell'Office for National Statistics (Ons) hanno certificato una brusca riduzione dell'indebitamento a quota 7,8 miliardi di sterline (circa 8,6 miliardi di franchi) , ossia 600 milioni di sterline in meno su base annua rispetto agli 8,4 miliardi del dicembre 2022. Si tratta fra l'altro del dato mensile più basso, in termini d'impatto sulle casse dello Stato, dal 2019, come osserva la Bbc.
A favorire il calo è stato in particolare il declino dell'inflazione, dopo la fiammata di un anno fa, spiegano gli analisti. Convinti che questo andamento possa offrire "margini di manovra più ampi" al premier Sunak e al suo ministro delle Finanze, il cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, verso l'obiettivo di un alleggerimento visibile della pressione fiscale nel Regno, dopo l'accenno alla "volontà del governo" conservatore di tagliare le tasse fatto dallo stesso Hunt già la settimana scorsa al Forum economico mondiale di Davos.
