La multinazionale Mercuria Energy Group ha denunciato la truffa, che parrebbe organizzata
GINEVRA - Dopo aver fatto un ordine di 36 milioni di dollari di rame, la Mercuria Energy Group ha iniziato a ricevere container pieni di...rocce comuni dipinte di rosso.
Lo ha dichiarato la stessa azienda, con sede a Ginevra, dicendo di essere stata vittima di una frode in seguito all'acquisto di 10'000 tonnellate di rame.
Come riporta Reuters, il tutto è avvenuto la scorsa estate, quando il gruppo ha trovato un accordo con un fornitore turco per una spedizione in Cina. Alla ricezione delle prime...pietre...i commercianti non hanno potuto far altro che rimanere a bocca aperta, visto che le merci avevano passato tutti i controlli di sicurezza e le ispezioni del caso.
Si sospetta che la merce sia stata scambiata con le pietre, dipinte per assomigliare al rame, in un porto vicino ad Istanbul.
Mercuria Energy, che è uno dei cinque più grandi commercianti di petrolio del mondo, sta ora cercando di ottenere un risarcimento agendo per vie legali nei tribunali turchi e britannici, contro il fornitore di rame Bietsan Bakir, che non ha risposto alle richieste di commento dei giornali.
Gli agenti turchi hanno nel frattempo preso in custodia un certo numero di persone in relazione alla truffa del rame finto. «Le indagini hanno potuto determinare che l'incidente è il risultato di una frode, perpetrata in modo premeditato e organizzato», ha confermato la polizia turca in un comunicato.
Nelle prossime settimane avranno luogo ulteriori udienze, per scavare nella faccenda e tentare di scovare i responsabili.