"White lives matter" va bene, "Black Lives Matter" viene bloccato dal filtro automatico
NEW YORK - Non c'è pace per Coca-Cola. Dopo il gesto di Cristiano Ronaldo agli Europei, nel mirino è finita l'etichetta personalizzabile dell'azienda.
Il nuovo servizio offerto ai fan proponeva di poter inserire alcune parole o frasi sull'etichetta della bottiglia, per poi farsela recapitare a casa. Un po' come era stato fatto con i nomi personali. Sembrava una buona idea per rilanciare il prodotto durante l'estate, ma qualcosa è andato storto.
In particolare a non funzionare è stato il filtro automatico inserito dall'azienda, utilizzato idealmente per bloccare insulti e parolacce. Se si prova a inserire nell'anteprima "White Lives Matter" non ci sono problemi, ma "Black Lives Matter" viene bloccato. "Hitler" e "Nazista" sono parole vietate, ma si può scrivere "I am Hitler" e "I am Nazi".
Per il mese del gay pride, Coca-Cola aveva pensato anche ad un'etichetta con l'arcobaleno. Ma il sistema non permette di inserire "Gay Pride" sulla bottiglia. Tuttavia è possibile scrivere "I hate gays".
Quando una frase o parola viene bloccata dal sistema, appare un messaggio che recita: «Oops! Sembra che la parola che hai inserito non sia stata approvata. Le parole non approvate potrebbero essere state catalogate come offensive. Abbiamo lavorato duramente per ottenere questo elenco corretto, ma a volte possiamo essere incappati in un errore. Se ritieni che questo sia il tuo caso, contatta il team di assistenza clienti».
Contattata dalla CNN, Coca-Cola ha dichiarato che sta perfezionando lo strumento di personalizzazione. Ha aggiunto che anche se parolacce o insulti venivano approvati nell'anteprima, potevano sempre essere bloccate in un secondo tempo. «Alla fine le bottiglie non vengono realizzate con parole incoerenti con l'intento del programma».