Secondo i Dirigenti della multinazionale, ora è «fondamentale agire», e non solo fare promesse a lungo termine
MCLEAN - «Greta ha ragione, il pianeta non ha bisogno di promesse, ma sono le azioni che contano».
È quanto hanno affermato al Guardian due dirigenti di Mars, una delle più grandi aziende agroalimentari del mondo. Le dichiarazioni di Grant Reid, Amministratore delegato di Mars, e Barry Parkin, responsabile della sostenibilità, si riferiscono al «bla, bla, bla» dell'attivista svedese Greta Thunberg, quando ha dichiarato che i leader globali parlano tanto, ma agiscono poco.
Secondo Reid, «troppo spesso le aziende promettono d'impegnarsi», di tagliare le emissioni di gas serra, «ma con impegni insufficienti, che non coprono tutte le loro emissioni» e che minano quindi «sia la loro credibilità che i cambiamenti necessari per il clima». Per il dirigente, «i vecchi modi di fare affari non porteranno i cambiamenti richiesti».
Mars, che produce ad esempio gli M&Ms, i Twix, e altri prodotti alimentari, ha quindi stabilito dei nuovi obiettivi per raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050, anche da parte di tutti i suoi fornitori e persino dei consumatori che utilizzano i suoi marchi.
Oltre a ciò, l'azienda ha detto che si impegnerà a eliminare le pratiche di deforestazione, a ogni step della sua catena di approvvigionamento. In seguito ha annunciato che collegherà la retribuzione dei dirigenti alla riduzione delle emissioni di gas serra, e infine ha invitato i suoi oltre 20'000 fornitori a intraprendere azioni per il clima e a fissare obiettivi significativi.
Parkin ha detto che è vitale per le aziende iniziare a fissare obiettivi a breve termine, oltre a quelli a lungo termine, essendo poi il più trasparenti possibile sui progressi. «Abbiamo ancora tempo per deviare la situazione, ma solo se tutti si impegnano a farlo», ha detto, «questo significa tutti i Paesi, tutti i governi e tutte le aziende».