Meta (Facebook) ha iniziato una sperimentazione: i brand potranno vendere beni e servizi nel metaverso
Cosa ne pensano le aziende? C'è chi è entusiasta e chi invece preferisce pazientare. A livello ticinese se ne parlerà ad esempio a fine mese.
NEW YORK - Meta, la compagnia che ha assunto la guida di tutti i prodotti della cerchia di Facebook, ha rivelato che presto comincerà a sperimentare una modalità di acquisto di beni e servizi nel metaverso. Una serie di sviluppatori selezionati potrà inserire su Horizon Worlds, la piattaforma di metaverso di Meta, i suoi negozi.
Si tratterà - secondo quanto anticipato da Meaghan Fitzgerald, il direttore marketing di prodotto per Horizon, al sito americano The Verge - sia di oggetti per i mondi virtuali, accessori o arredi, che di accessi ad aree ed esperienze esclusive.
Con questo test, Meta (che tratterrà una parte di ciò che i tester vendono), segue la stessa strada di altre app, come Roblox e Rec Room, che già permettono ai creatori di vendere gli oggetti che sviluppano.
Marketing nel metaverso
Ma cosa ne pensano le aziende, in generale, della vendita di prodotti o dello sviluppo del proprio marketing anche a livello di metaverso?
Ci sono dei grandi marchi che si sono lanciati, come ad esempio Samsung (che ha aperto su Decentraland una replica virtuale di uno dei suoi stores) e Nike (che ha ricreato su Roblox un suo stabilimento).
D'altra parte, per ora, c'è cautela. Un sondaggio effettuato a dicembre dalla società di analisi ListenFirst - riportata da MediaPost - ha rivelato che solo il 18% dei dirigenti che si occupano di marketing ha al momento compreso quale impatto potrebbe avere il metaverso sul loro marchio. A preoccupare è in particolare la natura relativamente ancora poco "matura" delle piattaforme legate al metaverso, oltre che ai dubbi sul loro futuro.
A tal proposito, lo ricordiamo, il 26 aprile avrà luogo una Masterclass virtuale a livello ticinese organizzata da ATED-ICT Ticino, intitolata "Il tuo marketing dai social al metaverso".