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ECONOMIADai meccatronici agli Energy manager, un'ondata di mestieri green

27.07.22 - 06:30
La rivoluzione ecologica creerà molti più posti di lavoro di quanti ne cancellerà.
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Dai meccatronici agli Energy manager, un'ondata di mestieri green
La rivoluzione ecologica creerà molti più posti di lavoro di quanti ne cancellerà.
E il fabbisogno inizia già a farsi sentire. La Lombardia cerca 160 mila professionisti in materia di ecologia e sostenibilità

MILANO - Sono i nuovi mestieri di un futuro che è già oggi. Di recente l’area metropolitana di Milano ha dichiarato un fabbisogno di 160 mila professionisti in materia di ecologia e sostenibilità. Eppure molti di noi ancora si interrogano sulle mansioni degli Energy manager, degli Health, Safety & Environment (HSE) manager o dei Waste manager… È un mondo tutto da scoprire.

Un mondo tutto da scoprire - Sono solo un assaggio delle oltre 200 nuove professioni che orbitano in quella che è chiamata la “rivoluzione verde” o dei “green jobs”. Un settore in espansione che si riflette anche in nuove prospettive occupazionali. Secondo il report di McKinsey & Company The net zero transition, uscito a gennaio 2022, la transizione ecologica potrebbe portare alla creazione di circa 200 milioni di nuovi posti di lavoro diretti e indiretti e alla perdita e alla riqualificazione di 185 milioni di posizioni entro il 2050, con un saldo netto positivo di 15 milioni di nuovi posti di lavoro. McKinsey parla di un capitale investito da circa 275 trilioni (miliardi di miliardi di dollari). 

A tutta sostenibilità - Da tempo l’americana BlackRock, la più grande società mondiale di investimento, che gestisce un patrimonio totale di quasi ottomila miliardi di dollari, di cui un terzo in Europa, ha annunciato che non investirà più su aziende che non rispettino i parametri ESG. L’acronimo, che sta per Environmental Social Governance, indica l’insieme di criteri guida per le imprese affinché possano misurare e rispettare gli obiettivi di performance sulla sostenibilità. Ed è proprio per rispettare questi paletti questo le aziende sono alla ricerca di nuove figure professionali. Caratteristica di queste moderne figure è l’interdisciplinarità. Alcune di queste - tornando all’annunciato fabbisogno lombardo - assumeranno un ruolo centrale anche nel settore primario, in modo da salvaguardare l’ambiente dai rischi legati alle nuove forme di coltivazione e allevamento.

Mestieri che fanno squadra - Randstad Research, un altro centro di ricerca sul lavoro del futuro, ha provato a individuare il profilo ricorrente delle professioni “green”. Si va dal designer di un’economia circolare al gestore della logistica inversa fino all’esperto di blockchain per la sostenibilità, passando per l’imprenditore e per gli ingegneri gestionali. Figure, spiega lo studio, ibride nel senso che richiedono un’organizzazione del lavoro completamente nuova, in relazione tra di loro. I lavoratori del futuro, pur ognuno con le proprie caratteristiche individuali, devono muoversi insieme per fare squadra.

La galassia dei mestieri - Alcuni esempi? Nell’abbigliamento, settore tra i più inquinanti, ci sono nuove professioni, dal designer circolare all’esperto chimico tessile, per prolungare la vita degli indumenti, riducendo la produzione dei rifiuti attraverso l’innovazione dei materiali. Il risk manager, per esempio, diventa risk manager ambientale, per garantire il rispetto delle norme in materia ambientale e di sicurezza sul lavoro. Meccanici ed elettrauto, entro il 2023, dovranno diventare meccatronici, unendo competenze di elettronica, meccanica, informatica, pronti per l’evoluzione clamorosa del mercato dell’auto, con il passaggio completo dal motore a scoppio a quello elettrico.

Anche si "vecchi" lavori si convertono in chiave sostenibile
Ogni lavoro può essere visto in ottica green. Anche quelli più inimmaginabili. Non solo ingegneri dunque. C’è il cuoco sostenibile ad esempio, perché saper cucinare e preparare i menù non basta. Quella che viene richiesta è una capacità di saper prestare attenzione ai marchi di qualità, alle produzioni biologiche e a chilometro zero e, soprattutto, ridurre gli sprechi e riciclare al massimo.

Il travel designer è colui che organizza un viaggio green. Un’avventura unica, su misura, con l’obiettivo di valorizzare i territori e dovunque ci siano iniziative orientate alla sostenibilità Anche nel settore dell’edilizia si sta facendo largo la figura del muratore green, esperti in grado di creare strutture e case con materiali non inquinanti e mediante processi di recupero.

Le aziende cercheranno sempre più figure di questo tipo per riuscire ad adeguarsi ai tempi e per non perdere le opportunità che il mercato, in forte crescita, sembra offrirà.

 

 

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