Il credit default swap (assicurazione del debito contro l'insolvenza) quinquennale è salito di 24 punti a 193, male il titolo in borsa
FRANCOFORTE - Deutsche Bank sotto i riflettori, mentre il costo dell'assicurazione del debito contro l'insolvenza è aumentato in seguito alle continue preoccupazioni sulla stabilità del settore finanziario.
Il Cds (credit default swap) quinquennale in avvio di giornata è salito di 24 punti a 193. Il titolo, tra i bancari, è uno dei peggiori ed è arrivato a cedere fino al 10%. Nel frattempo un'obbligazione subordinata Tier 2 di Deutsche Bank sta risalendo verso il valore nominale dopo che l'istituto tedesco ha inaspettatamente deciso di rimborsare anticipatamente il titolo.
Le obbligazioni, che scadono nel 2028, erano crollate da poco più di 98 centesimi di dollaro prima dell'implosione della Silicon Valley Bank, fino a 90 cent all'indomani del crollo di Credit Suisse, secondo i dati raccolti da Bloomberg.
Le obbligazioni di secondo livello (Tier 2) sono debiti subordinati che si collocano al di sotto delle obbligazioni senior ma al di sopra delle cosiddette obbligazioni Additional tier 1 (AT1) che sono state al centro dell'ira degli investitori dopo l'azzeramento di quelle di Credit Suisse.
Le obbligazioni Tier 2 di solito subiscono perdite solo se una banca non è più redditizia. Deutsche Bank ha appena completato con successo un "turnaround" che ne ha incrementato la redditività, anche se le recenti turbolenze sulle banche hanno fatto impennare i suoi credit default swap.
La reazione di Scholz - «Deutsche Bank è una banca molto redditizia, non c'è motivo di preoccuparsi». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz rispondendo a una domanda sul rischio che, alla luce del crollo odierno in borsa, l'istituto tedesco diventi la prossima Silicon Valley Bank (SVB).
«Il sistema bancario dell'Ue è robusto e sicuro" e possiede "le strutture di controllo necessarie», ha sostenuto il 64enne Scholz al termine di una riunione dell'Eurogruppo.