Presto il chatbot sarà in grado di conversare con gli utenti tramite voce, mimando quella di una vera persona
SAN FRANCISCO - OpenAI continua ad aggiornare il suo prodotto di punta, ChatGpt. L'azienda ha spiegato che presto il chatbot sarà in grado di conversare con gli utenti tramite voce, mimando quella di una vera persona, oltre alla possibilità di analizzare le foto che un utente caricherà sulla piattaforma.
Gli aggiornamenti riguardano l'app ufficiale per Android e iOS e saranno disponibili per i clienti che pagano per un abbonamento Plus o Enterprise, rivolto alle aziende. «La nuova funzionalità vocale è alimentata da un nuovo modello, in grado di generare un audio simile a quello umano partendo solo dal testo e da alcuni secondi di campionamento della voce» scrive OpenAI.
«Abbiamo collaborato con doppiatori professionisti per creare ciascuna delle voci. Utilizziamo inoltre Whisper, il nostro sistema di riconoscimento del linguaggio open source, per trascrivere le vostre parole pronunciate in testo». OpenAI ha annunciato una collaborazione con Spotify per tradurre in spagnolo e francese i podcast originali in lingua inglese, proprio grazie alla sua IA.
Per quanto riguarda la seconda novità, la "lettura" delle immagini, OpenAI sottolinea che presto si potranno caricare foto nella casella di conversazione con ChatGpt per lasciare che questi le analizzi, per fornire indicazioni approfondite. Si potrà, ad esempio, scattare una foto di una serie di ingredienti e lasciare che l'IA crei da questi un piatto, con i passaggi per realizzarlo.
Ma non solo: come mostrato da Microsoft qualche giorno fa durante la presentazione della sua IA, Copilot, basata proprio sul motore di ChatGpt, l'intelligenza artificiale arriverà a risolvere anche equazioni e problemi matematici, semplicemente visualizzando un foglio su cui è presente la traccia.
In merito agli aggiornamenti, OpenAI afferma che le innovazioni potrebbero essere sfruttate per attività illecite. Per questo, l'organizzazione apre alla possibilità di collaborare con soggetti terzi, anche organi di regolamentazione, per limitare gli utilizzi ad ambiti specifici.