A pesare è l'incertezza americana e giapponese, tremano le cripto ma sorride... il franco svizzero.
ZURIGO/TOKYO - Dopo il tonfo di venerdì (-3,6%) anche oggi la seduta si presenta difficile per la borsa svizzera, che sta soffrendo come le altre piazze finanziarie: alle 12.00 l'indice dei valori guida SMI segnava 11'561,23 punti, in flessione del 2,7% rispetto a ieri.
Nella prima ora di contrattazione il mercato è arrivato a perdere oltre il 3,5%, con un minimo a 11,455 punti, scendendo ai livelli più bassi dal mese di maggio.
I timori partono dall'economia Usa... - Gli investitori stanno chiudendo le posizioni più a rischio, orientandosi verso valori rifugio come il franco - che oggi ha segnato un massimo praticamente di sempre sull'euro - e l'oro.
Tutto questo movimento è generato dalle paure riguardo alla congiuntura statunitense. Il timore è che la Federal Reserve abbia aspettato troppo nell'invertire la rotta dei tassi di interesse, cosa che rischia di provocare un atterraggio duro dell'economia.
Sul fronte interno tutti e 20 i titoli compresi nell'SMI perdono terreno, in una misura che va dal -1,3% di Swisscom, valore spiccatamente difensivo, al -4,4% di Swiss Life, che come tutte le azioni finanziarie appare maggiormente in difficoltà.
... che trema (ancor di più) a causa del Giappone - La Borsa di Tokyo questa mattina ha aperto in forte calo con il Nikkei che perde il 5,67%. Il listino continua a risentire dei timori di recessione che hanno affondato nelle ultime sedute le piazze finanziarie globale.
Anche lo Straits Times Index (Sti) della Borsa di Singapore ha aperto oggi con un calo del 2,5% (85,57 punti) a quota 3.295,88 sulla scia del crollo di Wall Street venerdì scorso.
I future sui listini di Wall Street sono in forte calo, proseguendo il trend negativo delle ultime sedute. I future sul Nasdaq, già in correzione, perdono il 2,6%, quelli sullo S&P 500 arretrano dell'1,6%.
Anche l'Europa resta debole - I mercati azionari del Vecchio continente guardano alla boa di metà giornata sempre in forte calo: le borse peggiori sono quelle di Milano e Amsterdam che oscillano attorno a una perdita del 3%, seguite da Francoforte che cede quasi due punti percentuali e mezzo.
«Una tempesta perfetta»
«Il momento risk-off sta accelerando, dopo la pessima chiusura di venerdì. Il quadro assomiglia ad una tempesta perfetta, creata da dati macro deludenti, investitori troppo esposti al rischio e timori di imminenti sviluppi drammatici in Medio Oriente», lo sostengono gli analisti di Banca Monte dei Paschi di Siena nel loro rapporto giornaliero sui mercati.
«Nelle due settimane passate due illusioni sono andate in frantumi. La prima a sfracellarsi al suolo è stata quella secondo cui il settore del big-tech Usa potesse proseguire il suo rally senza sperimentare nel frattempo una seria correzione. La seconda illusione è caduta rovinosamente dopo i numeri del mercato del lavoro di venerdì», conclude il rapporto.
Il clima resta molto nervoso e volatile soprattutto sui timori di recessione, con Londra in calo del 2,2% e Parigi che si muove su una perdita superiore ai due punti. L'attesa è per l'avvio della settimana di Wall Street. Tra le criptovalute il Bitocoin, sempre molto volatile, prosegue nella sua fase di debolezza e cede il 14% attorno ai 52mila dollari.
Critpo con i piedi d'argilla - Il Bitcoin (e non solo) sotto pressione perde il 10% e scende sotto i 55'000 dollari dopo quella che è stata la sua peggiore settimana dal crollo di Ftx. Negli ultimi tre giorni il mercato delle criptovalute ha visto andare in fumo 313 miliardi di dollari con il calo dei listini azionari. Attualmente il Bitcoin viene quotato a 50'833 dollari.
Fa ancora peggio Ether che perde quasi un quarto del suo valore in 24 ore, attestandosi attorno ai 2'254 dollari.