Le ripercussioni del caso di Pierin Vincenz non fanno tremare Patrik Gisel, il suo successore: «Escludo di ritirarmi in relazione all'indagine contro di lui»
BERNA - Il Ceo di Raiffeisen Patrik Gisel non vede alcuna ragione per inoltrare le dimissioni: «Escludo di ritirarmi in relazione all'indagine contro il mio predecessore Pierin Vincenz», ha affermato Gisel in occasione della conferenza stampa di bilancio del numero tre bancario elvetico.
La procura zurighese ha avviato un procedimento penale nei confronti di Vincenz per possibile conflitto di interesse durante il mandato alla testa del consiglio di amministrazione (cda) di Aduno. L'interessato contesta con fermezza ogni accusa, ma nel frattempo è stato denunciato anche da Raiffeisen.
Il reato ipotizzato nei confronti di Vincenz è di amministrazione infedele. Gli inquirenti zurighesi si sono mossi dopo una denuncia presentata il 21 dicembre 2017 dalla stessa società Aduno - gruppo zurighese attivo nel settore dei pagamenti senza contanti, dei crediti privati e del leasing - contro il suo ex presidente e contro un altro ex membro del consiglio d'amministrazione.
Aduno appartiene al 100% a istituti finanziari elvetici quali le banche cantonali, Raiffeisen, Banca Cler e Banca Migros. Vincenz ne era stato il presidente dalla sua fondazione nel 1999 e fino al giugno 2017. Stando all'ultimo rapporto d'esercizio disponibile, quello del 2016, Raiffeisen è il maggior azionista con una quota del 25,5%.