Lo sostiene l'Unione Svizzera delle arti e mestieri (Usam), che vuole ridurre i possibili danni sia umani che economici
BERNA - Una «ripartenza intelligente» a partire dal prossimo 27 aprile per permettere alla maggioranza della popolazione di riprendere progressivamente le attività, in funzione della situazione epidemiologica.
È quanto chiedono diverse associazioni professionali coordinate dall'Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam), secondo cui misure restrittive e divieti devono essere gradualmente allentati.
«La Svizzera deve trovare un equilibrio tra gli obiettivi legittimi della politica sanitaria e gli interessi altrettanto legittimi della popolazione e dell'economia», indica in una nota odierna l'Usam, aggiungendo che questo "smart restart" rappresenta un mezzo per ridurre i danni economici e umani derivanti da questa situazione straordinaria.
Oltre il 26 aprile, ovvero la data limite fissata dal Consiglio federale per le attuali misure volte a contrastare l'epidemia di coronavirus, l'organizzazione raccomanda «una logica di protezione mirata» per le persone più a rischio, che permetta però alla maggioranza della popolazione di ritornare gradualmente al lavoro.
I gruppi considerati a rischio, secondo l'Usam, sono tenuti al rispetto delle misure di protezione definite dall'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp). Inoltre, le persone che presentano sintomi o sono risultate positive al test del coronavirus sono chiamate a rimanere in quarantena e in isolamento.
Approccio "bottom up" - Per i gruppi non a rischio per i quali si chiede un graduale ritorno alla normalità, l'Usam propone un sistema di monitoraggio basato su delle applicazioni, che permettano di controllare questa "logica di protezione mirata" su base volontaria e di responsabilità personale.
Inoltre, i settori professionali che richiedono un maggiore contatto con la clientela devono poter definire autonomamente le misure appropriate, secondo un approccio "Bottom up", ovvero dal basso verso l'alto, spiega l'Usam. Queste misure dovrebbero consentire di riprendere le attività, assicurando nel contempo la protezione della salute di clienti e dipendenti.
Misure supplementari - Per favorire un lento ritorno alla normalità tramite la riapertura di negozi, commerci e altre attività professionali, l'Usam propone di applicare per determinati settori alcune misure già adottate attualmente tra i grandi distributori - come Migros e Coop - e nelle farmacie. Ad esempio, per il commercio al dettaglio e per i rivenditori di articoli sportivi e di calzature si potrebbero controllare gli accessi e fare in modo che i clienti passino a ritirare gli articoli precedentemente comandati on line.
L'Usam cita inoltre esempi riguardo a meccanici, parrucchieri e palestre di fitness per permettere uno "smart restart" a più livelli garantendo misure di igiene e di distanziamento sociale.