Dai dati non è possibile capire se l'istituto sia intervenuto sul mercato per indebolire il franco.
BERNA - Le riserve di divise detenute dalla Banca nazionale svizzera (BNS) sono nettamente aumentate in giugno, salendo di 33,6 miliardi e attestandosi alla fine del mese a 850,1 miliardi, contro il dato di maggio di 816,5 miliardi.
L'insieme delle riserve (oro escluso) è passato da 822,8 a 856,3 miliardi di franchi, ha indicato oggi l'istituto sul suo sito internet. Le riserve di valuta sono quindi cresciute, confermando la tendenza rilevata in maggio (+15,3 miliardi) e aprile (+35,5).
Dalle tabelle non si può capire se la BNS sia intervenuta sul mercato per indebolire il franco e, se lo ha fatto, in quale misura. Spesso la ragione principale degli scarti è infatti da identificare negli sviluppi dei corsi delle divise. A fine giugno l'euro era scambiato a 1,0679, contro l'1,0691 di un mese prima.
Per inquadrare il dato sulle riserve della BNS può anche essere utile tracciare un confronto con il prodotto interno lordo (Pil) dell'intero paese: nel 2018 questo si è attestato a 690 miliardi di franchi.