L'istituto che ha inglobato BSI punta a incrementare ulteriormente i profitti. Previste altre riduzioni dei costi.
ZURIGO - Risultati in aumento nel primo semestre per EFG International: il gruppo bancario zurighese che quattro anni or sono ha inglobato la luganese BSI ha realizzato un utile netto di 35 milioni di franchi, l'11% in più dello stesso periodo dell'anno scorso, su cui avevano peraltro pesato fattori straordinari.
I ricavi sono saliti da 556 a 564 milioni, ha indicato oggi la società. Gli afflussi netti di denaro hanno raggiunto 4,2 miliardi, contro gli 0,3 miliardi della prima parte del 2019. A causa dell'andamento dei mercati finanziari gli averi in gestione sono però scesi a fine giugno a 148 miliardi: erano 154 miliardi a fine dicembre. Dalla fine di aprile, quando il dato era ancora di 140 miliardi, vi è stata però una ripresa significativa, sottolinea l'impresa.
I vertici intendono continuare a puntare su una crescita dei profitti e per farlo l'azienda punta a ridurre di un altro 5% i suoi costi entro la fine del 2021. Le parole d'ordine saranno centralizzazione e automatizzazione.
EFG International è stata fondata nel 1995 e dal 2005 è quotata alla borsa svizzera. Nel 2016 ha acquisito la BSI (ex Banca della Svizzera italiana), l'istituto luganese nato nel 1873 e travolto - attraverso la sua filiale di Singapore - dalla vicenda di corruzione del fondo sovrano della Malaysia 1MDB. Oggi EFG è presente in 40 località mondiali fra cui sette svizzere, comprese Lugano, Chiasso e Locarno.