L'istituto centrale ha approfittato della relativa quiete estiva per riprendersi dagli effetti del confinamento
ZURIGO - La Banca nazionale svizzera (BNS) dovrebbe aver fortemente beneficiato della ripresa dei mercati nel terzo trimestre, come pure dell'incremento del corso dell'oro. Secondo gli economisti di UBS, l'utile trimestrale sarà di 15 miliardi di franchi.
Gli esperti della grande banca stimano il terzo trimestre di questo tumultuoso anno come piuttosto calmo per la BNS. L'istituto centrale ha approfittato della relativa quiete estiva per riprendersi dagli effetti del confinamento.
Le azioni sono progredite in media del 6,5% nel periodo in questione, fatto che ha permesso alla BNS di registrare un rendimento di 170 miliardi, spiega il colosso bancario elvetico. I risultati del terzo trimestre, che saranno svelati venerdì, saranno sostenuti anche dall'oro, il cui valore è salito del 6%. Siccome il dollaro - valuta con cui avvengono le contrattazioni del metallo giallo - si è però contratto rispetto al franco, l'effetto sarà in quest'ultimo caso dimezzato.
I risultati della BNS sono innanzitutto una conseguenza della politica monetaria. Per indebolire il franco o evitare che diventi troppo forte, oltre a istituire tassi d'interesse negativi, l'istituto centrale ha aumentato nettamente le riserve in divise, acquistando obbligazioni e azioni in differenti valute. A titolo di paragone, l'anno scorso l'utile netto si è attestato a 49 miliardi di franchi.