Durante la pandemia, sono stati acquistati il 76% in più di prodotti dal produttore svizzero-americano di mouse e webcam
LOSANNA - Fatturato record per Logitech nell'esercizio 2021/2022 terminato a fine marzo, mentre è drasticamente sceso l'utile operativo. Il produttore svizzero-americano di mouse, tastiere e webcam riduce i suoi obiettivi 2022/23 a causa della sospensione delle sue attività in Russia e in Ucraina.
Nel solo ultimo trimestre le vendite sono calate del 20% a 1,23 miliardi di dollari. In valuta locale la contrazione è del 17%. L'utile operativo (Gaap) è sceso di oltre il 50% a 129 milioni di dollari come anche l'utile netto attestatosi a 108,2 milioni, si legge in un comunicato odierno.
Nell'insieme dell'esercizio 2022/23 - viene sottolineato - Logitech ha aumentato le vendite del 4% a 5,48 miliardi. Già l'anno precedente, con la pandemia di coronavirus, il gruppo aveva incrementato notevolmente le vendite del 76%.
Il risultato operativo ha invece segnato una flessione del 33% a 774 milioni di dollari. Gli investimenti strategici nel marketing e nello sviluppo dei prodotti hanno pesato sul risultato. Dovrebbero migliorare i profitti in futuro.
Le prospettive di Logitech, d'altra parte, sono prudenti. La guerra in Ucraina pesa sugli affari. Il gruppo abbassa quindi le sue aspettative per l'esercizio 2022/2023. Il fatturato dovrebbe ancora crescere del 2-4% a tassi di cambio costanti e l'utile operativo (non-Gaap) dovrebbe essere compreso tra 875 e 925 milioni di dollari, invece dei 900 fino a 950 precedentemente indicati.