Il gruppo farmaceutico elvetico-americano ha registrato un aumento del 5% rispetto al 2021, superando le attese.
Il Ceo David Endicott rimane però prudente: «Ci aspettiamo che l'ambiente macroeconomico rimanga difficile per il resto dell'anno».
ZURIGO - Vendite in crescita per Alcon: nel secondo trimestre il gruppo farmaceutico elvetico-americano specializzato nei prodotti per la cura degli occhi ha visto il fatturato attestarsi a 2,2 miliardi di dollari (2,1 miliardi di franchi), il 5% in più dello stesso periodo del 2021. A cambi costanti la progressione è stata del 10%.
L'utile si è attestato a 148 milioni di dollari, a fronte di una perdita dei 151 milioni realizzati negli stessi mesi dell'anno scorso, emerge dai dati pubblicati dall'azienda nella tarda serata di ieri. Il margine operativo è sceso dal 10,9% a al 9,1%. Le cifre sono lievemente superiori alle attese degli analisti riguardo a ricavi e risultato, ma sono inferiori per quanto riguarda il margine.
Prudenza per il futuro - In merito al futuro la dirigenza si mostra prudente. «Ci aspettiamo che l'ambiente macroeconomico, in particolare in relazione ai tassi di cambio, rimanga difficile per il resto dell'anno», afferma il Ceo David Endicott, citato nel comunicato stampa. Malgrado ciò Alcon rimarrà concentrata sul lancio di nuovi prodotti e sull'aumento della redditività.
Concretamente gli obiettivi per il 2022 sono stati comunque leggermente ritoccati al ribasso. L'azienda punta ora a un fatturato di 8,6-8,8 miliardi di dollari (in precedenza 8,7-8,9 miliardi). L'utile per azione è previsto tra 2,20 e 2,30 dollari (fra 2,35 e 2,45 dollari nella precedente valutazione). Le nuove previsioni si basano sull'ipotesi che l'inflazione si mantenga intorno al livello attuale per il resto dell'anno. Il gruppo non ha invece detto nulla riguardo alle previsioni a medio termine: come noto Alcon punta a superate la soglia di 10 miliardi di dollari di giro d'affari entro il 2025.
Il gruppo ha comunicato i suoi dati fra la chiusura della borsa di New York e quella di Zurigo, i due mercati su cui è quotato. In Svizzera il titolo Alcon figura fra i 20 compresi nell'SMI, il listino principale. In attesa di conoscere le reazioni degli investitori alle novità odierne può essere detto che dall'inizio dell'anno la performance è del -9%.
Alcon - Fondata nel 1945 in Texas, Alcon è stata dal 1977 proprietà di Nestlé, ma è poi passata gradualmente - fino al 2010 - nella sfera di Novartis: per assumerne il controllo la società renana aveva complessivamente pagato circa 50 miliardi di dollari. È poi seguita una ristrutturazione e nel 2019 il comparto è stato scorporato e quotato in borsa. Oggi l'azienda - il cui nome deriva dalla combinazione delle prime lettere dei cognomi dei due fondatori, i farmacisti Robert Alexander e William Conner - vende i suoi prodotti oftalmici a oltre 260 milioni di persone in 140 paesi. L'organico comprende 24'000 dipendenti.