Il settore che ha registrato la crescita maggiore è stato quello industriale, che ha raggiunto un (+11,4%)
BERNA - L'economia inizia a riprendersi dopo il rallentamento causato dalla pandemia. Il prodotto interno lordo (PIL), è aumentato, è quanto emerge dalle prime stime dell'Ufficio federale di statistica (UST). Nel 2021 il PIL della Svizzera è aumentato del 4,2% rispetto all'anno precedente, quando si era registrata una flessione del 2,4% sulla scia dello scoppio della pandemia di coronavirus. Grazie a questa ripresa, il PIL è superiore al livello del 2019, anche se alcuni settori dell’economia svizzera hanno continuato a risentire della situazione pandemica.
Consumo finale delle economie domestiche in moderato aumento
La crisi dovuta alla COVID-19 ha messo in ginocchio l'economia, che non poteva più contare sui consumi delle famiglie e delle organizzazioni senza scopo di lucro al servizio delle economie domestiche. Dopo essere fortemente calate (–4,1%) nel 2020, nel 2021 i consumi delle famiglie hanno ripreso a salire (+1,6%), senza però raggiungere il livello del 2019. I prodotti maggiormente acquistati dalle famiglie lo scorso anno, che hanno contribuito ad aumentare i consumi delle famiglie nel 2021 sono: alimenti e bevande non alcoliche, mobili e articoli per la casa, l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature e le spese sanitarie.
Dopo un 2020 in forte calo (–3,1%), nel 2021 gli investimenti sono aumentati sensibilmente (+4,2%). Questo risultato si spiega con un aumento sostenuto degli investimenti in beni d'equipaggiamento (+8,1%). Con una contrazione del 3,0%, invece, la tendenza del settore delle costruzioni ha continuato sulla scia di quella rilevata per il 2019 (–0,9) e per il 2020 (–1,0%).
Bilancia commerciale: il peso dell’industria farmaceutica e dei diritti di licenza
La Bilancia commerciale, è fortemente aumentata e si situa nettamente al di sopra del livello prepandemico. Il commercio verso l'estero è cresciuto, ma l’aumento delle esportazioni è stato superiore a quello delle importazioni. Così, il commercio di beni ha registrato un aumento delle importazioni (+4,7%) più basso della sensibile evoluzione delle esportazioni (+11,5%). Questa crescita disomogenea è dovuta principalmente ai prodotti chimici e farmaceutici. Di conseguenza, l’eccedenza della bilancia commerciale dei beni è aumentata del 29%. Il deficit della bilancia dei servizi si è contratto del 40%. A questo risultato hanno contribuito i diritti di licenza, con un aumento delle esportazioni e una diminuzione delle importazioni.
Crescita eterogenea del valore aggiunto
Nel 2021, l’industria ha registrato una forte crescita (+11,4%). Anche i servizi non finanziari, dopo un anno difficile nel 2020, hanno registrato un netto aumento del valore aggiunto. Tuttavia, alcune attività come la ristorazione e le attività creative hanno continuato a risentire della pandemia. Nel complesso, nel 2021 i servizi finanziari (+5,2%) sono cresciuti e hanno sostenuto l’economia svizzera. Tuttavia, le due attività principali in questo settore hanno avuto risultati contrastanti. Mentre le banche, per il secondo anno consecutivo, hanno registrato una forte crescita del loro valore aggiunto (+12%), le assicurazioni private hanno risentito della pandemia e dell’aumento dei sinistri legati alle catastrofi naturali (–3,8%).