Nei prossimi 10 anni però le industrie nel settore intendono incrementare in modo massiccio la produzione.
GINEVRA - Molti prodotti green, in particolare nel settore industriale, sono più cari del 50% dei prodotti in commercio, ma fino all'80% dei consumatori è disposto a pagare. Lo afferma l'ultimo studio del Forum economico mondiale (WEF), in collaborazione con Boston Consulting Group (Bcg), intitolato "Winning in Green Markets: Scaling Products for a Net Zero World", che illustra come le aziende possono accelerare il percorso verso la sostenibilità intercettando o disegnando nuovi mercati green. Oggi, però, nonostante la consistente domanda di materiali green, molti attori non gestiscono efficacemente l'offerta, generando così una "scarsità verde".
Sono sei le azioni che secondo il WEF e Bcg, le aziende devono intraprendere per includere prodotti sostenibili nella propria offerta: progettare un portafoglio di offerte green che puntino alle emissioni zero; creare proposte di valore basate su offerte ecologiche; avviare un dialogo con i propri clienti sui prodotti sostenibili; curare una strategia di prezzo green; sviluppare l'ambiente per un mercato di riferimento; diffondere i principali fattori abilitanti per guidare il cambiamento in azienda.
La maggiore diffusione di nuove tecnologie e l'intervento dei governi permetterà una diminuzione dei costi e la creazione di opportunità per le aziende di essere pioniere nei mercati green, assicura il rapporto.
I prodotti che rischiano di non trovare alternative verdi al 2030 sono le plastiche e i prodotti chimici green, per cui la capacità produttiva potrebbe non riuscire a soddisfare la domanda dei consumatori. Intanto, in risposta alla mancanza di acciaio green, i produttori hanno annunciato piani per aumentare le capacità produttive nel corso di questo decennio.
«Nei prossimi 10 anni potremmo vedere un massiccio incremento di soluzioni green e la creazione di ampi mercati per materiali, prodotti e servizi a basse emissioni di carbonio», spiega Antonia Gawel, responsabile Climate change del WEF. «Le imprese e i governi hanno un ruolo cruciale poiché daranno accesso a capitali, tecnologia, politiche e legislazione per raggiungere gli obiettivi climatici in tempo», aggiunge.
A settembre Bcg ha stimato che, mentre meno del 10% dei consumatori effettua acquisti basati sulla sostenibilità, il numero aumenta di circa 2-4 volte (dal 20% al 43% dei consumatori) quando la sostenibilità è collegata ad altri vantaggi come la salute, la sicurezza e la qualità.
Per affrontare la sfida climatica, sarà necessario sostenere e implementare la produzione di prodotti sostenibili attraverso un cambiamento tecnologico trasversale a tutti i settori, dice il rapporto. Come anticipato da Gawel, man mano che le tecnologie verdi si diffonderanno, i sovrapprezzi diminuiranno fino a scomparire tenendo conto del luogo e delle politiche governative di riferimento. Nel frattempo, i primi attori a muoversi verso alternative green dovranno trovare il modo per compensare i costi più elevati e trasformare il "costo verde" in un "ricavo verde", traducendo le minori emissioni in un valore commerciale.