Le prospettive occupazionali rimangono complessivamente positive: è la lettura della Seco, la Segreteria di Stato dell'economia
BERNA - Il calo della disoccupazione durante i mesi primaverili è stato più debole di quanto avviene di solito, ma il tasso dei senza lavoro (1,9% in giugno) è a livelli storicamente bassi e le prospettive occupazionali rimangono complessivamente positive: è la lettura della Seco, la Segreteria di Stato dell'economia.
Il fatto che il tasso non sia sceso all'1,8% è dovuto solo «a poche decine di persone», ha detto Boris Zürcher, direttore della divisione del lavoro presso la Seco, commentando in conferenza stampa i dati diffusi oggi dai suoi funzionari. Il 59enne prevede che la quota dei disoccupati rimarrà bassa in estate. «In autunno tornerà poi a salire, anche solo per motivi stagionali».
A suo avviso gli imminenti licenziamenti di massa nell'ambito dell'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS - è stato ipotizzato un taglio di 10'000 impieghi in Svizzera - non avranno probabilmente un'influenza rilevante sulle statistiche. Tali cifre lorde sembrerebbero molto elevate, ha detto Zürcher, ma questi tagli di posti di lavoro non assumeranno la forma di licenziamenti improvvisi: avverranno probabilmente gradualmente nell'arco di uno o due anni.