Il taglio "a sorpresa" dei tassi di interesse da parte della Banca centrale mira a sostenere l'economia, indebolendo la nostra valuta.
BERNA - Franco sempre più debole rispetto all'euro, con un possibile “superamento” della soglia 1:1 (EUR/CHF) entro il 2025. Anche se - va detto - la debole crescita nell'Eurozona e le tensioni geopolitiche che la riguardano da vicino non danno affatto per scontato che questo avverrà.
Sono però queste in estrema sintesi le recenti previsioni della Bank of America, che si basano sulla decisione della BNS di adeguare verso il basso il tasso d'interesse di riferimento all'1,5%. Una mossa, questa, che ha accelerato la traiettoria verso il basso del franco elvetico. A riferirlo è Bloomberg.
A corroborare questa tesi anche la tedesca Commerzbank e l'americana Wells Fargo AG - entrambe sentite dal media americano - che prevedono il mantenimento della soglia attuale (0.97-0.98 franchi per euro) fino alla fine dell'anno.
Per il franco il 2024 è stato finora un anno da sotto performance, con una perdita di valore del 5% (rispetto all'euro) da gennaio.
Al momento è - e con buona probabilità lo rimarrà - la moneta con la performance peggiore fra quelle dei Paesi che fanno parte del G10. Un'inversione di tendenza netta rispetto al 2023 che l'aveva "incoronata", invece, come moneta più forte.
Sempre stando alla Bank of America, l'attuale andamento potrebbe portare al ritorno dell'euro alla parità già all'inizio del nuovo anno, con l'arrivo alla soglia dello 1.10 entro la fine del 2025.
L'ultima volta che franco ed euro erano stati in parità risale a marzo 2023, da lì in poi la valuta svizzera ha intrapreso un'impennata che lo ha portato a raggiungere vette da record.
Se è vero che la perdita di valore potrà pesare sulla borsa dei cittadini, specie al confine, il nuovo franco “debole“ molto probabilmente potrà fare bene tanto alle imprese quanto alla finanza internazionale, con un franco sempre più valuta di finanziamento.