Leebanche centrali devono garantire una moneta e sistemi di pagamento «che rappresentino il progresso tecnologico».
BERNA - Il sistema finanziario globale «sta attraversando una fase di trasformazione digitale e anche le banche centrali sono alla ricerca di modi per sfruttare il potenziale delle nuove tecnologie» ha affermato oggi il presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Thomas Jordan alla conferenza sul tema "Verso il sistema monetario del futuro".
«Indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, la moneta della banca centrale deve rimanere l'ancora del nostro sistema monetario e fungere da risorsa di regolamento sicura ed efficiente per i pagamenti tra istituzioni finanziarie», ha detto Jordan alla conferenza.
Secondo il presidente della BNS, le banche centrali devono garantire una moneta e sistemi di pagamento che rappresentino il progresso tecnologico. "A livello internazionale, siamo i primi a fornire moneta della banca centrale in forma tokenizzata su un'infrastruttura regolamentata di mercati finanziari di terze parti."
Lo scorso dicembre la BNS ha lanciato il progetto pilota Helvetia III, nell'ambito del quale la moneta digitale in franchi della banca centrale viene emessa agli istituti finanziari. Negli ultimi tre mesi circa il 2,5% delle obbligazioni in franchi sono state emesse sotto forma di token.
Jordan ha parlato anche dei pagamenti istantanei, che permetteranno ai privati e alle aziende di effettuare pagamenti tra loro da un conto all'altro in pochi secondi e 24 ore su 24. A questo scopo, in novembre la Banca nazionale ha lanciato una nuova versione notevolmente migliorata del sistema di pagamento SIC.
Secondo Jordan, entro la fine dell'estate di quest'anno almeno 50 banche, che insieme coprono circa il 98% dei pagamenti dei clienti in Svizzera, saranno in grado di ricevere ed elaborare pagamenti istantanei. "In questo modo si creano anche le basi per la concorrenza tra diversi strumenti di pagamento e per innovazioni come i pagamenti programmabili", ha spiegato il capo della BNS.