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Un passo a sinistra per Vacallo Le elezioni comunali sono sempre più vicine e, ovviamente, dai vari schieramenti se ne sentono di tutti i colori, qualche bugia, qualche mezza verità e, bisogna ammetterlo, anche qualche verità.
A Vacallo questa danza è iniziata prima del previsto, principalmente a causa del tanto discusso progetto relativo alla casa anziani. In questo caso si è fatto presto a puntare il dito, e si continua tuttora a farlo, ma senza mai prendersi il tempo di riflettere sui propri errori. Ed ecco allora che non si sente mettere in dubbio la scelta iniziale del suolo su cui edificare quest’opera mastodontica, anche se proprio la sua ubicazione, come diverse volte era stato fatto notare, costituiva uno dei suoi principali punti deboli. Non si parla di un progetto contenitore in cui si è cercato a forza di infilarci il più possibile, senza pensare che forse alcune idee bisognava accantonarle e concentrarsi solo su ciò che contava maggiormente (i posti letto!), ma si parla di progetto futuristico, addirittura troppo bello, come chi stampa un rigore sul palo e afferma di averlo calciato troppo bene. E infine si parla di cavilli, come se una decisione del Tribunale Amministrativo fosse roba di poco conto e non obbligasse a ripresentare il progetto da capo, cambiando la variante di Piano Regolatore. E anche qui la verità non si riesce mai a dirla per intera, perché la variante in questione non è certo nuova, ma è quella che era stata proposta inizialmente, e allora conviene dimenticarsi di dire che quella variante il Consiglio di Stato l’aveva già bocciata (portando quindi a virare su quella bocciata poi dal TRAM).
Ecco allora che in mezzo alle bugie bisogna pur tirar fuori qualche verità. La verità è che tutti i partiti avrebbero voluto una casa anziani a Vacallo (non da meno la sinistra, che per prima mise sul tavolo il tema ormai più di un decennio fa), ma solo alcuni la volevano per quello che doveva essere, una struttura necessaria per il bisogno degli anziani, mentre altri si son fatti prendere la mano per ottenere qualcosa di diverso, di futuristico, senza compromessi, senza discussioni, senza condivisione, senza senso del reale.
La casa anziani, così come se n’è parlato negli ultimi anni, a Vacallo non si farà, ma questo non vuol dire che la partita finisca qui. La necessità di posti letto rimane, così come il bisogno di strutture moderne per la terza età. La via che vediamo noi è quella del realismo, della modularità che una realtà come quella di Vacallo può offrire, pensando ad un ridimensionamento del progetto, magari, è vero, con meno posti letto, ma che si inserisca all’interno di un disegno urbanistico sostenibile, ben ragionato e al passo con i tempi, che possa coniugare la presenza di una casa anziani con degli appartamenti protetti (la sinistra, ben venti anni fa aveva già avanzato questa proposta, indicando come adatto lo stabile dell’ex-Coop, che purtroppo ad oggi è in disuso e versa ancora in pessime condizioni) e con uno dei fiori all’occhiello del paese, il Centro Sociale.
Tutto questo senza dimenticare l’altro grande tema del momento, il progetto aggregativo del Basso Mendrisiotto. Oggi più che mai c’è bisogno di un polo forte nella nostra regione, per far sì che la zona di confine non venga relegata a mera periferia e si veda pian piano sempre più disservita. La necessità c’è e si vede ed è poco realistico parlare di abbandono della regione nel prossimo futuro da parte dei giovani, perché questo processo è in atto ormai da molti anni e il tempo per agire sta diventando sempre meno. Serve quindi affrontare la questione aggregazione con uno spirito positivo, mettendo al centro del discorso il benessere della popolazione, di tutte le fasce della popolazione, e ridare vita ad una regione che, disunita, al giorno d’oggi sta facendo fatica a trovare la sua dimensione.
L’Unione fa la forza e mentre ad alcuni si chiede di riflettere sui propri passi, a voi si chiede di fare un passo a sinistra, per fare insieme un passo in avanti verso il Progresso.
Tommaso Gander, consigliere in carica a Vacallo, candidato al Municipio n°2 e al Consiglio comunale n°1, a nome dell’Unione Progressista
