La band punk rock ha pubblicato oggi il nuovo singolo "Serata '90"
LOCARNO - Un tuffo nella nostalgia, ma con tutta l'energia del punk rock: è la sintesi di quanto hanno fatto i ...Piace? con il loro nuovo singolo, "Serata '90", uscito oggi. La band è carichissima e si appresta a celebrare nel miglior modo possibile il 15esimo anniversario di musica, conferma il frontman Dodi (che insieme a Gnörk, Ricky, Teo e Togn compone la band).
Tutto l'anno sarà all'insegna dei festeggiamenti?
«Sperando che si possa celebrare come si deve (ride, ndr). Sembra che le cose stiano migliorando dal lato Covid, sicuramente cercheremo di fare almeno un bel concertone celebrativo».
Vi state già muovendo a livello di social e merchandising: ho visto una maglietta interessante...
«Produciamo abbastanza regolarmente magliette nuove e arriverà ancora qualcosa, prossimamente».
Puoi illustrare, per i lettori non locarnesi, l'espressione "Sott ai ball dal tor" che campeggia sulla t-shirt?
«(Ride, ndr) È un riferimento alla scultura di un toro a grandezza naturale che c'è in un parco di Locarno, vicino a Largo Zorzi. "Sott ai ball dal tor" è un verso di "Serata '90", appunto il nostro nuovo singolo, che indica quella statua come punto di riferimento e luogo dove incontrarsi con gli amici. È un simbolo abbastanza conosciuto della città».
Cosa rappresenta per voi quel luogo?
«Ai tempi ci trovavamo "Sott ai ball dal tor" per fare degli sketch e mettere in scena parti di film celebri».
Ci farete vedere qualcosa, di quei filmini?
«Era cazzeggio puro e ci divertivamo un sacco, ma non so come cavolo riprendevamo... Ci ho riflettuto se pubblicare qualcosa, ma qualitativamente sono un disastro. Sarebbe stato divertente, ma sono improponibili per gli standard di oggi, uno spegne subito (ride, ndr)».
All'inizio del brano si sente un rumore piuttosto inconfondibile...
«È il rumore di un motorino, come quelli che utilizzavamo allora per gironzolare tra la città e i dintorni».
Cos'è a caratterizzare il brano, musicalmente?
«È una canzone molto energica e si torna un po' agli albori della band e al primo punk rock che facevamo: piuttosto veloce ma sempre molto melodico, com'è nel nostro stile. Un'altra caratteristica è che dura poco meno di due minuti. È diretto diretto: tre strofe, tre ritornelli ed è finita. Io lo chiamo "tre sberle in due minuti" (ride, ndr)».
Come nasce questo sguardo nostalgico su quel decennio?
«C'è tanta farina del mio sacco, essendo il più anziano del gruppo e avendo vissuto in pieno quel periodo. Ho pensato con nostalgia a quegli anni e il testo è uscito abbastanza velocemente. È stato facile raccontare quegli anni, le nostre storielle e avventure».
Guardando indietro, cosa ti viene alla mente di quegli anni Novanta?
«In primis il fatto che ci si divertiva con poco, ci s'incontrava senza bisogno di scriversi mille volte sul telefonino. Avevamo l'orario, il punto fisso di ritrovo e chi c'era, c'era. C'era una maggiore semplicità».
Il clou dei festeggiamenti per i 15 anni sarà comunque la pubblicazione di un album, giusto?
«In teoria dovremmo riuscire a pubblicarlo a fine marzo o all'inizio di aprile, al più tardi. Sarà sempre sullo stile di "Serata '90": sarà a causa del periodo che abbiamo passato, ma avevamo voglia di dare sfogo a tutta la nostra energia. Sono pezzi molto diretti, senza troppi fronzoli. Secondo me è tanta roba, ma sarà il pubblico a giudicare».