Il test: poche novità rispetto ai modelli precedenti, ma continua a essere lo smart watch di riferimento per la maggior parte delle persone
SAVOSA - L’Apple Watch Serie 8 è arrivato ormai da un mese ed è giunto il momento di fare le nostre considerazioni sull’ottava generazione dell’orologio di Cupertino. Il nostro stato d’animo è al momento scisso tra due opposti e l’ago della bilancia fatica a decidere cosa indicare in modo netto: delusione o soddisfazione? Per diverse ragioni ci è difficile scegliere in modo netto tra le due possibilità e, forse, sarebbe anche sbagliato farlo. Per la prima volta la Serie 8 non è più il prodotto di punta di Apple e, avendo presentato anche un nuovo Apple Watch SE, non è neppure il modello più economico. Trovare un suo spazio e un suo perché tra i due estremi può essere difficile e probabilmente l’AppleWatch Serie 8 risente dell’attenzione rivolta nei confronti del nuovo arrivato, l’AppleWatch Ultra.
Deludente - La sensazione di delusione nasce sostanzialmente dal fatto che il nuovo Apple Watch Serie 8 è molto simile alla versione precedente. Allacciandolo al polso si ha l’impressione di non aver cambiato nulla, se non forse il colore. La cassa (disponibile in alluminio o acciaio) mantiene le stesse dimensioni del modello precedente e anche lo schermo sempre acceso, capace di arrivare a punte di luminosità di 1000 nits, è lo stesso dell’anno scorso. Rispetto alla Serie 7 cambiano alcuni colori, non ci sono più il verde e il blu, ma rimane la versione (PRODUCT)RED, si aggiungono una colorazione Midnight, sostanzialmente nera, e una Starlight che ci sembra essere una via di mezzo tra la versione Gold e la Silver, quest’ultime confermate dagli anni precedenti. Con i nuovi orologi arrivano anche nuove colorazioni dei braccialetti, e probabilmente ne arriveranno altre durante l’anno.
Sotto sotto - In realtà il nuovo Apple Watch Serie 8 porta con sé anche diverse novità, per trovarle bisogna però andare a guardare dentro la cassa dove trova posto un nuovo processore S8 e i nuovi sensori che, rispetto alle versioni precedenti, permettono di registrare i movimenti in modo molto più accurato. Tra questi ci sono i sensori (e i microfoni) che capaci di registrare tassi di accelerazione e decelerazione estremamente alti hanno il compito di accorgersi se abbiamo fatto un incidente e, nell’eventualità che non riuscissimo a farlo personalmente, segnalerebbero al nostro orologio di chiamare i soccorsi (Apple ha implementato un sistema capace di scegliere autonomamente i numeri di soccorso e la lingua con la quale inviare l’allarme in funzione del paese in cui ci troviamo). Di per sé queste sono novità importanti, ma è anche vero che, facendo gli scongiuri, si spera sempre che risultino inutili. Nonostante tutta la utilità non pensiamo che molti utenti possano decidere di comprare il nuovo modello unicamente per queste funzionalità, soprattutto se magari hanno già acquistato il nuovo iPhone 14 che è dotato degli stessi sensori.
WatchOS9 - Una delle novità più interessanti, su cui Apple ha posto molta enfasi, sono i progressi fatti nell’analisi del ciclo mestruale. Grazie a due sensori capaci di misurare la temperatura, posizionati uno nella parte della cassa a contatto con la pelle e il secondo appena sotto lo schermo, l’AppleWatch Serie 8 è in grado di misurare variazioni di temperatura fino ad un decimo di grado. Non si tratta di due veri termometri e, infatti, non sono in grado d'indicarci la temperatura corporea o avvisarci quando cominciamo ad avere qualche linea di febbre. Al momento il loro scopo è di misurare le fluttuazioni della temperatura corporea, soprattutto durante la notte, per registrare le eventuali variazioni riconducibili al ciclo mestruale e, in particolar modo, al momento dell’ovulazione. Dopo un paio di cicli necessari a imparare, il nuovo orologio sarà in grado di avvisare dell’avvenuta ovulazione. Come ha più volte ribadito Apple non si tratta di strumenti professionali e le indicazioni ottenute devono servire unicamente come indicazioni.
Se come il sottoscritto appartenete all’altra metà del mondo, i due sensori al momento saranno ben poco utili e i dati sulle variazioni della temperatura avranno un valore solo statistico. Vi sono però altre novità inserite nei nuovo sistema operativo che meritano attenzione. La bussola è stata ridisegnata e grazie alla possibilità di inserire rapidamente dei punti di interesse diventa uno strumento utile in molte occasioni: per ritrovare la propria auto o per ritornare sui propri passi se abbiamo imboccato il sentiero sbagliato nel bosco. Se utilizzate l’AppleWatch per fare sport faranno sicuramente comodo la sempre maggiore offerta di attività e soprattutto il maggior numero di dati che riesce a registrare durante le sessioni di allenamento.
Quando si seleziona la modalità a basso consumo il software disattiva lo schermo sempre acceso, le notifiche non vengono consegnate istantaneamente e anche la maggior parte delle funzioni vengono ridotte sensibilmente. L’orologio non diventa però totalmente passivo e gestisce le funzioni in base alle situazioni e alle esigenze. L’orologio rimane reattivo e pronto ad accedere rapidamente a tutti i servizi nel momento del bisogno. Anche la connettività viene ridotta all’essenziale e, per esempio, se ci si trova a casa il Wifi che generalmente manterrebbe l’orologio connesso si spegne. In questa modalità Apple promette 36 ore di autonomia, ma è chiaro che molto dipende da cosa si chiede di fare al proprio orologio in questa modalità. Volendo essere critici fino in fondo si potrebbe sottolineare il fatto che un fine settimana è fatto di almeno 48 ore e che, quindi si sarà comunque costretti a portarsi appresso il caricatore. È anche vero, però, che si potrebbe anche decidere di usare solo le funzioni indispensabili. E quello che abbiamo provato a fare e, sacrificando molte delle funzionalità offerte, siamo riusciti ad arrivare comodamente a due giorni di utilizzo. In condizioni normali la batteria continua a necessitare di una ricarica notturna o, in alternativa, di un paio di ricariche brevi e rapide durante la giornata.
La possibilità di estendere il contratto roaming del proprio telefono all’orologio è un’altra delle novità tanto attese. Finalmente è davvero sempre possibile immaginare di utilizzare il proprio AppleWatch da solo, senza portarsi appresso il telefono.
Scelta finale - Per evitare di essere fraintesi ci teniamo a precisare subito che l’Apple Watch Serie 8 è un ottimo prodotto capace di soddisfare le esigenze della maggior parte delle persone e che, probabilmente, va anche oltre le reali necessità. Il suo punto debole è però il fatto che, fatte alcune piccole eccezioni, potremmo dire lo stesso anche per il modello precedente (e forse anche per l’AppleWatch Serie 6). La possibilità di caricare WatchOS 9 anche sui modelli precedenti (fino alla Serie 4) non lo aiuta di certo a rendersi unico.
La combinazione di considerazioni ci porta a dire che l’AppleWatch testato è l’orologio perfetto per chi ha un modello della Serie 5 o precedente, per coloro che invece hanno fatto l’aggiornamento ai modelli più recenti negli ultimi due anni crediamo sinceramente che non abbia tanto senso ripetere l’investimento (429.- CHF per il modello in alluminio e braccialetto sport). Chiudiamo con un’ultima considerazione. Per la prima volta Apple ha proposto tre nuovi modelli di orologi, quello che abbiamo testato è la via di mezzo, non è il più economico e non è neppure il più performante. Stando nel mezzo è forse inevitabile che piaccia, ma non soddisfi fino in fondo.